Roma, 12 agosto 2024 – Continua la querelle tra medici – infettivologi, immunologi, scienziati – e Tamberi, dopo che il campione del mondo del salto in alto è stato fermato sul più bello alle Olimpiadi dalle coliche renali.
Il dibattito sull’eccessiva magrezza di Gimbo è diventato subito incandescente, tra chi sostiene che la dieta a cui è stato sottoposto abbia sicuramente compromesso la sua salute e chi sostiene invece che non vi sia alcuna correlazione.
All’attacco rivoltogli dall’immunologo Mauro Minelli, Tamberi ha replicato che “è l’aumento di peso che porta a un maggiore rischio di coliche renali, non la perdita di peso".
Ma un altro medico, in questo caso l’infettivologo Matteo Bassetti, ha voluto smentire il campione.
"Ho tifato come tutti gli italiani per Tamberi e mi spiace per i problemi medici che hanno compromesso la sua olimpiade. Tuttavia quando un atleta si improvvisa medico, dicendo che è solo l'obesità che può provocare calcoli ai reni, invade un campo non suo, dicendo oltretutto cose inesatte – ha scritto Bassetti su Instagram -. Una perdita rapida di peso può favorire la comparsa dei calcoli renali. La perdita di peso implica anche una perdita di acqua e può determinare maggior rischio di calcolosi renale per la minore possibilità di eliminare le scorie e far precipitare i cristalli che determinano la comparsa dei calcoli stessi. Per alzare l'asticella della comunicazione medico scientifica occorre competenza e studio. Continuerò a tifare e emozionarmi per il Tamberi atleta".
Un post che inevitabilmente suscitato nuove polemiche sul regime alimentare di Gimbo.