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Francesco Tagliente (foto Germogli)
Pisa, 7 dicembre 2014 - "Meglio l'inchiostro del manganello, produce maggiore consapevolezza...", confidò un giorno un giovane dirigente della Polizia di Stato a un suo amico giornalista, un veterano dei cronisti di strada. "Posso venderla come mia? - fu la risposta del più anziano - E' il titolo del corsivo che vorrei scrivere sul giornale di domani...". Era una giornata difficile, quella che Francesco Tagliente e l'altro si trovavano a commentare: una delle tante proteste di piazza, in una delle tantissime città italiane teatro delle contestazioni degli anni passati, sfociata tristemente in guerriglia urbana. "Meglio l'inchiostro del manganello" è rimasto, da allora, uno dei motivi centrali della carriera professionale di Francesco Tagliente, poliziotto, prima, prefetto, poi.
Una sorta di massima, che è scuola di vita, finita inevitabilmente con il diventare preludio di una serata che sul filo della nostalgia, ha ricostruito le tappe di un'esistenza dedicata alla Repubblica, casa di tutti. L'occasione è stata la presentazione del libro "Buone pratiche a Palazzo Medici - Il nuovo passo della Prefettura", editore Pacini, tenuta nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Si è partiti dalla lotta alla criminalità e dalla tutela della sicurezza passando attraverso il monitoraggio dell’usura e delle infiltrazioni mafiose per arrivare fino alle politiche di ascolto, all’imprenditoria in crisi, alle strategia di tutela e valorizzazione del territorio. Il tutto dando, di volta in volta, voce ai cittadini e alle loro storie, agli amministratori, alle istituzioni universitarie o alle realtà sportive.
Una collezione di oltre sessanta testimonianze, raccolte dalla giornalista del Tirreno Candida Virgone e da altri 15 cronisti delle 5 testate pisane (Ansa, Tirreno, La Nazione, Telegranducato e 50 Canale) , che mettono in luce le politiche gestionali che il Prefetto Tagliente è riuscito a mettere in campo nell’interesse della collettività. Non un inno alla nostalgia: un modello largamente esportabile. Moderati dal direttore editoriale del Gruppo Espresso Roberto Bernabò hanno preso la parola il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il segretario dell'Associazione Funzionari di Polizia (Anfp) Lorena La Spina e il presidente dell'Associazione dei Prefetti (Anfaci) Bruno Frattasi. Hanno concluso gli interventi il consigliere di Stato prefetto Carlo Mosca e l’autrice Candida Virgone.
Tutti i relatori - ed alcune delle persone intervenute- hanno commentato e integrato le testimonianze raccolte nel libro mettendo in luce le politiche gestionali di un Prefetto determinato e promotore di un nuovo diverso rapporto di intesa con la società civile che si e' messo al Servizio dei cittadini pisani. Per questo definito Prefetto di Governo e dei Cittadini con diverse declinazioni: Prefetto "facilitatore" , "Prefetto di ferro dal cuore d'oro" , "Sarto istituzionale" Claudio Pugelli, presidente della Fondazione Pisa ha sottolineato che "In una azienda privata il ruolo che ha assunto a Pisa in questi anni il prefetto Francesco Tagliente è quello che viene definito di 'facilitatore' ". Ruolo che è stato poi ribadito anche Roberto Bernabò, dal Consigliere di Stato Carlo Mosca che ha anche definito Tagliente «sarto istituzionale» .
Pietro Pietrini dell'Università di Pisa co-protagonista del "Servizio di ascolto e sostegno ..." volto a prevenire tragedie familiari di imprenditori colpiti dalla crisi economica " istituito da Tagliente a Pisa , ha ricordato i risultati ottenuti dall'iniziativa del Prefetto trattando i casi sottoposti all'attenzione del "Servizio". il prof. Francesco Leccese della Scuola di Ingegneria dell’Energia, dell’Università di Pisa ha detto che Tagliente e’ stato anche antesignano della “Spending Review”, avviando e portando avanti sin dal 2007 , prima a Firenze, poi a Roma e infine a Pisa , attività importanti per il contenimento dei costi di gestione, anche con la dismissione degli immobili adibiti a servizi istituzionali in locazione passiva in favore di quelli demaniali, nonché un protagonista della politica del risparmio energetico. Durante la presentazione del libro di Candida Virgone alcuni hanno evidenziato - come testimoniato nel libro- che nella città della Torre Tagliente ha focalizzato l’attenzione anche sulla problematica del degrado e dei danni, spesso irrisolti, ai monumenti storici evidenziando come il Prefetto sia intervenuto - facendo appello al volontariato sociale specializzato - istituendo nell’ambito degli “Amici dei Musei”, una task force volontaria di esperti per tutelare il patrimonio monumentale della città. Dalla difesa del patrimonio culturale, alla tutela della legalità, con un occhio sempre vigile aperto sui più deboli, sui meno fortunati. Una vita vissuta intensamente, quella di Francesco Tagliente.