Migliaia di turbine per diventare "leader mondiale" dell’energia prodotta dal vento e alimentare così "milioni di case" e imprese. È l’ambizioso obiettivo sulla transizione verde lanciata dal Labour britannico di Keir Starmer. Un progetto che prevede l’utilizzo di nuovi impianti eolici terrestri e soprattutto marini dei possedimenti reali che fanno capo al Crown Estate: business a nome di casa Windsor le cui entrate vanno al governo di turno. Il progetto ha come elemento cardine la creazione d’una società pubblica, la Great British Energy, il cui quartier generale è collocato in Scozia. Società finanziata nei prossimi 5 anni con stanziamenti da 8,3 miliardi di sterline (quasi 10 miliardi di euro), cui spetterà fare da volano alla diffusione di rinnovabili, anche stimolando investimenti privati quantificati in una settantina di miliardi.
CronacaSvolta green in Gran Bretagna. Il nuovo premier vuole pale eoliche anche nelle terre di re Carlo