Martedì 12 Novembre 2024
FRANCESCO MORONI E NICOLETTA TEMPERA, INVIATI
Cronaca

Diretta Suviana 11 aprile: le vittime salgono a sei, si cerca l’ultimo disperso. Vigili del fuoco: "Chi era dentro ha provato a scappare"

Tra i morti dell’esplosione anche i tecnici specializzati Adriano Scandellari, Paolo Casiraghi e Alessandro D'Andrea. Un pezzo di turbina trovato al piano -4. Sciopero di 8 ore per protestare contro le morti sul lavoro. Il punto sull’inchiesta

Bologna, 11 aprile 2024 – Salgono a 6 i morti della tragedia nella centrale di Suviana. Nel terzo giorno di ricerche, a metà mattina dall’inferno della centrale idroelettrica arriva la notizia che nessuno avrebbe voluto dare: sono stati ritrovati i corpi di due dispersi. La quarta vittima è Adriano Scandellari, la quinta è Paolo Casiraghi. Poi nella serata, attorno alle 20, c’è il nome della sesta: è Alessandro D'Andrea. I loro corpi si trovavano al piano -9. 

Il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, ha parlato dell’inchiesta in corso per disastro colposo e omicidio colposo, sottolineando come siano già state ascoltate alcune persone e che saranno effettuati accertamenti su appalti e subappalti. Non sarà sequestrata tutta la centrale, ma solo i piani -8 e -9 in cui si è verificato l’incidente. E sul corpo delle vittime non saranno eseguite autopsie

Più di 200 uomini, tra cui 100 vigili del fuoco, al lavoro per cercare nei livelli -8, -9 e -10 a questo punto l’ultima persona che manca all’appello nella centrale di Suviana, dove è esplosa una turbina, ovvero Vincenzo Garzillo, 68 anni di Napoli.

Stamattina a Bologna corteo – molto partecipato, migliaia le persone – per lo sciopero di 8 ore dei lavoratori dei settori pubblici e privati contro le morti sul lavoro, proclamato in tutta l’Emilia Romagna

20:00
Sindaco di Palaia: "Alessandro forse stava fuggendo"

"È stato il padre di Alessandro ad avvertirmi poco prima delle 20.30 che era stato individuato il suo corpo nel lago di Suviana. Non so dire a che livello fosse ma mi ha detto che secondo lui stava tentando di scappare in seguito all'esplosione o almeno questa è l'idea che si è fatto il papà. Ma io non so dire di più". Lo ha detto il sindaco di Palaia (Pisa), Marco Gherardini, il comune di cui fa parte anche la frazione di Forcoli, piccolo centro della Valdera dove è nato e cresciuto Alessandro D'Andrea, sesta vittima. "Tutto la nostra comunità sta vivendo giorni di angoscia e dolore - ha aggiunto il primo cittadino - ed è inaccettabile per un Paese civile morire di lavoro. È davvero insopportabile. Porgo le condoglianze alla famiglia di Alessandro a nome dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza e continueremo a restare a disposizione dei familiari per tutto ciò di cui avranno bisogno". A Forcoli D'Andrea lascia la mamma e una delle due sorelle, un'altra vive a Milano dove lavora come agente di polizia. Originaria della provincia Pisa anche la sua compagna, che insieme a lui si era trasferita a Gessate, nel Milanese, negli anni scorsi per seguirlo quando aveva iniziato a lavorare per la Voith Hydro.

19:14
Squadra di psicologi per i parenti delle vittime

Le ricerche dell'ultimo disperso, Vincenzo Garzillo, 68enne di Napoli, proseguono incessanti sotto lo sguardo impietrito dei parenti. C'è chi aspetta da quando si è verificata la tragedia. Qualcuno, riferiscono, non si muove da due giorni, non si alza da una sedia, non tocca cibo. In questi momenti drammatici ai parenti dei dispersi è stata dedicata un'area riservata, una parte del cortile davanti alla centrale idroelettrica. Uno spazio in cui poter aspettare notizie, seguiti e affiancati da un team di psicologi messi a disposizione dalla Protezione civile e dalla Regione Emilia-Romagna. Una parola può essere un conforto per provare ad affrontare quanto sta succedendo e, soprattutto, l'attesa. Un'attesa che si fa più pesante di ora in ora. Da quella postazione i familiari hanno anche sotto gli occhi l'instancabile lavoro dei soccorritori che continuano le operazioni di ricerca. Per la morte di Alessandro D'Andrea è sceso illutto nella frazione di Palaia. La famiglia del tecnico era molto conosciuta.

17:57
Trovato il terzo disperso: il corpo è di D'Andrea

È stato trovato anche il corpo del più giovane degli operai dispersi. Alessandro D'Andrea aveva 37 anni, era originario di Pontedera ed era un tecnico specializzato con numerose esperienze anche all'estero, lavorava per la Voith di Cinisello Balsamo (Milano). Alessandro, dopo aver frequentato l'università a Pisa e aver lavorato per una azienda di Pontedera, si è trasferito nel 2012 a Milano. Oltre alla pesca, tra le sue passioni c'era anche la musica e il softair.

17:53
Enel avvia una raccolta fondi interna

Il Gruppo Enel ha avviato una raccolta fondi interna per dare la possibilità ai colleghi di esprimere il proprio cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti e a tutte le persone coinvolte nel grave incidente. Lo rende noto il gruppo energetico. "Grazie all'iniziativa, da domani, ogni collega potrà aderire con una donazione libera, destinando l'equivalente di ore del proprio lavoro. L'azienda esprime ancora il più profondo cordoglio per le famiglie delle vittime e desidera rinnovare il proprio sostegno al territorio e a tutta la comunità colpita", conclude la nota. 

17:30
Vvf: "Chi era dentro ha provato a scappare"

I cadaveri della quarta e della quinta vittima sono stati recuperati al piano -9, uno dei piani allagati dopo l'esplosione: la morte, come ha spiegato il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici, "li ha colti probabilmente mentre stavano scappando, visto che i corpi sono stati ritrovati nel percorso di fuga". Un tentativo disperato ma la deflagrazione, il fumo e il crollo non gli ha lasciato scampo. "Ci sono state persone che sono riuscite a scappare, non c’è stato un evento istantaneo che ha impedito loro di tentare una via di fuga - ha aggiunto -. Secondo quello che è successo, in base a dove abbiamo trovato le prime vittime e alle persone rimaste ferite ma salve, è verosimile che tutti abbiano avuto la possibilità di muoversi dal loro posto di lavoro, così come chi era dentro un tentativo di evacuazione l’ha compiuto".

16:32
Sommozzatori Vdf concentrati nel piano -9

"Lo scoppio si è verificato tra il piano -8 e -9 a seguire si è verificato il parziale crollo del solaio", ha spiegato Giuseppe Petrone, responsabile nazionale dei sommozzatori vigili del Fuoco. "Quando siamo arrivati, il piano -8 era libero dall'acqua. Ci muoviamo con molta cautela perché ci sono calcinacci in bilico e, prima di operare, occorre stabilizzare lo scenario. Dopo avere chiarificato le acque, abbiamo una visibilità intorno al metro che per noi è tanto e così siamo più efficienti". "Ci muoviamo in una struttura che ha subito un dissesto: ci sono ferri di armatura e un importante sversamento di olii lubrificanti. Stiamo facendo una ricerca sistematica, che copre tutta l'area disponibile e finché non la ispezioniamo tutta non la riteniamo bonificata, quindi senza i corpi. Oggi ci sono al lavoro 18 unità di sommozzatori, le turnazioni prevedono sessioni di due ore, le profondità di immersione sono abbastanza limitate e questo ci permette di allungare le immersioni, ma oltre a un certo limite non possiamo andare. Dal pelo libero dell'acqua, parliamo di 7-9 metri di profondità. Si immerge un operatore in acqua e l'altro rimane a secco per intervenire in caso di necessità o urgenza, ad esempio se l'altro operatore rimane incastrato".

16:28
Ricerche mirate a ipotesi percorso esodo

Nella centrale "le attività di ricerca sono mirate a una ipotesi di un percorso di esodo da parte delle persone che hanno assistito agli eventi iniziali. In base a questa ipotesi abbiamo ritrovato le due persone esattamente nel posto in cui pensavamo di ritrovarle", ha detto, in conferenza stampa il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici. "Credo che le altre persone che stiamo continuando a cercare siano non tanto lontane dal posto in cui abbiamo ritrovato le due vittime: le operazioni si stanno agevolando con una migliore visibilità dell'acqua. Man mano che viene aspirata migliora e si abbassa il livello di inquinamento. In questo momento la visibilità è intorno a un metro e dieci, un metro e venti.

16:11
Ricerche simili a quelle della Costa Concordia

Continua a essere fondamentale il contributo del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, che continua incessantemente a calarsi sotto il muro d'acqua che sovrasta quel che rimane della centrale. I soccorritori, infatti, lavorano sott'acqua, al buio, tra macerie e detriti, con il rischio che tutto possa venire giù da un momento all'altro. Uno scenario molto simile a quello della Costa Concordia. Ma un utile aiuto arriva dalla tecnologia: grazie alle telecamere subacquee installate a bordo dei droni acquatici o dei cosiddetti Rov, i remotelty operated vehicle, si riescono a raggiungere profondità proibitive anche per gli stessi sommozzatori, fino anche a 300 metri. Il sistema invia le immagini, in alta definizione, in superficie dove vengono analizzate da esperti e topografi per prendere eventuali decisioni. Agli strumenti hi-tech si affianca anche il lavoro instancabile della Protezione Civile, con assistenza e sostegno ai soccorritori. Oltre al personale tecnico, sono state installate anche tende, torri-faro e una cucina.

Carabinieri e vigili del fuoco impegnati nella ricerca degli ultimi dispersi nella centrale di Suviana
Carabinieri e vigili del fuoco impegnati nella ricerca degli ultimi dispersi nella centrale di Suviana
16:00
De Pascale: "La sicurezza sul lavoro non è una scelta, è un dovere"

“Questa mattina ho partecipato alla manifestazione indetta da Cgil e Uil a Bologna", è il commento del Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, Presidente dell’Unione Province d’Italia. "Non possiamo rimanere indifferenti rispetto alla tragedia accaduta a Bargi. Ogni vita persa sul luogo di lavoro è un grido che non possiamo e non dobbiamo ignorare.  Bisogna fare di più, tutti insieme, perché la sicurezza sul lavoro non è una scelta, è un dovere a cui dobbiamo adempiere ogni giorno. Nel 1987 a Ravenna la Mecnavi, oggi a Bologna, praticamente ogni giorno in tutta Italia, nessuno deve mai pagare con la propria vita per un giorno di lavoro”.

15:07
Identificata la seconda vittima 

Il secondo corpo recuperato oggi è stato identificato in Paolo Casiraghi, milanese di 59 anni, che era dipendente della ditta Abb. Tecnico specializzato con tanta esperienza e una vita fatta di viaggi per lavoro, passata nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca, con la passione per l'Inter. Si cercano ancora Alessandro D'Andrea, 37enne originario del Pisano, e Vincenzo Garzillo, 68 anni di Napoli.

14:44
Un pezzo di turbina trovato al piano -4

La forte esplosione, a quanto si apprende, avrebbe fatto arrivare un pezzo della turbina della centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana, in azione nei livelli più bassi della centrale a pozzo, fino al livello -4. Solo quando saranno terminate le operazioni per recuperare gli operai dispersi, sarà possibile valutare, oltre ai danni alla struttura, anche le potenziali cause di quanto è successo. Nella centrale prosegue l'intervento dei soccorritori per cercare gli ultimi dispersi. Lo scenario nel quale stanno operando i sommozzatori, che stanno scandagliando i livelli allagati, resta complesso: oltre alla acqua contaminata, ci sono anche detriti di diversi materiali anche molto pesanti da spostare per i sommozzatori dei vigli del fuoco. Un aiuto importante arriva dalla tecnologia e dall'aiuto dei droni.

12:31
Casini: "Capire bene cosa è successo"

“La nostra montagna era già martoriata - puntualizza il senatore Pier Ferdinando Casini -, perché sappiamo che oggi vivere e lavorare in montagna è sempre più difficile: è in corso uno spopolamento e ci sono problemi enormi. Questa centrale è sempre stata un vanto e non ha mai avuto nessun tipo di problemi. È sempre stata all’avanguardia e francamente tutto questo è molto triste. Quando si tratta di morti sul lavoro bisogna distinguere le situazioni: qui si è parlato di catena di subappalti, oggi mi è sembrato di capire che non ci fosse. E allora bisogna veramente capire bene che cosa sia successo e non fare processi sommari, che non servono. Serve arrivare alla verità e serve soprattutto ripartire, perché la nostra montagna ne ha bisogno. La nostra montagna è pesantemente ferita per tutta una serie di cose e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ora pensiamo a chi è stato colpito direttamente da questa tragedia e ai famigliari”.

12:26
Bernabei (Enel) e la ricostruzione dell'incidente 

“Al piano -8 c’è l'alternatore - spiega Salvatore Bernabei (Enel Green Power) -: trasforma l’energia meccanica della turbina idraulica presente al livello sottostante. Durante l’esplosione c’erano due gruppi al lavoro e stavano producendo energia elettrica con l’acqua che fuoriusciva dalla condotta forzata. I tecnici e gli specialisti stavano facendo delle prove com’è normale che avvenga. Parliamo di attività di aggiornamento tecnologico iniziate a settembre 2022 volte a ripristinare l’efficienza della centrale: martedì eravamo nella fase di collaudo”.

“Non esiste nessuna catena di subappalti - chiarisce Bernabei -. Ci troviamo di fronte ad aziende che nella propria libertà di decidere il miglior modo di svolgere i lavori hanno deciso a chi rivolgersi. Tutte e tre le aziende si sono rivolte a specialisti: Siemens Energy si è rivolta a due gruppi specializzati, ABB ha fatto tutto in autonomia, mentre Voith Hydro si è rivolta a un’altra azienda. Ma ripeto: non c’è una catena di subappalti”.

Strage di Suviana: la conferenza stampa di oggi 11 aprile (Ansa)
Strage di Suviana: la conferenza stampa di oggi 11 aprile (Ansa)
12:10
Il primo dei quattro dispersi recuperati è Adriano Scandellari

Il primo corpo dei 4 dispersi recuperati è quello di Adriano Scandellari. Cinquantasette anni, padovano, risiedeva a Ponte San Nicolò (Padova). Era un lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. 

12:05
Priolo: "Non c'è un problema di acqua potabile"

“Non c’è un problema di sicurezza dal punto di vista idropotabile. Stiamo continuano i monitoraggi dell’acqua - spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione -. Ieri ne abbiamo effettuati tre: uno nella centrale e due nel lago. Sono importanti perché il lago di Suviana approvvigiona il bacino metropolitano di Bologna. In sito abbiamo rilevato una presenza significativa di idrocarburi, ecco perché è fondamentale asportare gli oli in superficie. È anche il primo prelievo esterno, seppur in maniera meno significativa, ha rilevato la presenza di composti. Noi imputiamo questa presenza alle prime operazioni dei vigili del fuoco il giorno dell’esplosione. Il prelievo al centro del lago, invece, è stato positivo e questo è molto importante. I monitoraggi continuano e sono costanti, ringrazio Arpae. Anche i sindaci ci stanno chiedendo conto di queste rilevazioni per le condizioni di carattere ambientale”.

11:44
Inchiesta: le ultime notizie

Il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, comunica gli ultimi aggiornamenti sull’inchiesta: sono già state sentite alcune persone. Non saranno eseguite autopsie sulle vittime della tragedia di Suviana, le salme saranno liberate il prima possibile per consentire ai familiari di fare il funerale. Confermata la maxi perizia sull’impianto, “ora è inutile insistere sulle responsabilità, perché questo presuppone l'accertamento di ciò che si è verificato, ma al momento non c'è la possibilità dell'accesso in loco del personale qualificato tecnico che possa guidarci nella ricostruzione del fenomeno così come si è verificato”, afferma. Inoltre, “Ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti: valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto”, continua Amato. Non sarà sequestrata tutta la centrale, ma solo i piani -8 e -9 in cui si è verificato l’incidente. Quanto alle segnalazioni della Uil sulla sicurezza, afferma: “Non abbiamo avuto contezza di questo esposto che comunque come tale sarebbe stato destinato agli organi della vigilanza”.

11:29
Non sono ancora note le identità della quarta e quinta vittima

Si aprono i cancelli per spiegare a un Paese intero cosa sta succedendo dentro la centrale di Bargi. Il prefetto Attilio Visconti ha confermato il ritrovamento di due dei quattro dispersi, le vittime salgono così a cinque. Entrambi sono stati individuati al livello -9, dove è crollato il solaio del piano superiore e dove continua a essere l’acqua a un livello proibitivo. Parliamo di circa 800-1000 metri quadrati a piano. Le vittime non lavoravano tutte nello stesso punto, ma tre in una zona e una in un altro livello. Quasi 100 soccorritori restano impegnati tra macerie, spezzoni di cavi e acqua da tutte le parti per cercare di ritrovare gli altri dispersi. Non è ancora nota l’identità della quarta e della quinta vittima, mentre tanti famigliari continuano a sperare con il cuore in gola: “Prima va comunicato a loro”, spiegano dalla centrale.

11:03
Bernabei: "Non c'è nessuna catena di subappalti"

"Non c'è nessuna catena di subappalti. Le aziende hanno scelto in autonomia. Non meritiamo questo tipo di affermazioni", lo ha detto l'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, durante il punto stampa.

10:46
Ritrovato un altro corpo: le vittime sono 5

Poco dopo mezzogiorno la notizia del ritrovamento, sempre al livello - 9, del corpo di un altro disperso. A questo punto i morti della tragedia si Suviana salgono a cinque. Lo ha confermato il capo dei vigili del fuoco Carlo D'Alloppio, durante il punto stampa.

10:34
La Procura: "Accertamenti sui subappalti"

Il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, nel corso di un punto stampa sulla strage, ha dichiarato: "Ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti, abbiamo dato una delega per questo. Non è che il subappalto di per se stesso è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto".

10:26
Curcio: lavoriamo su ricerca dispersi e impatto ambientale

Il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio in conferenza stampa traccia le priorità del lavoro che sta coordinando. "La priorità di tutti - ha scandito - è la ricerca dei dispersi, e non ci siamo fermati un attimo. Secondariamente lavoriamo sull'impatto ambientale"

09:30
Ritrovata la quarta vittima

A metà mattina è stato ritrovato il corpo di uno dei quattro dispersi: è quindi la quarta vittima della strage di Suviana. Al momento non si conoscono le sue generalità. Si sa soltanto che il corpo è stato estratto dal piano - 9, dov'erano al lavoro i soccorritori. In conferenza stampa con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il prefetto di Bologna Visconti ha confermato il ritrovamento del corpo. Curcio ha detto: "

09:27
Zuppi: "La sicurezza sul lavoro? Dobbiamo farla più che dirla"

Alla manifestazione di oggi c'era anche il presidente della Cei, cardinale arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, che arrivando in piazza Maggiore ha dichiarato: "Serve molta più attenzione alla sicurezza sul lavoro e dobbiamo farla più che dirla. Muoiono tre persone al giorno, bisogna parlarne di meno e farla di più". E ha aggiunto: "Questo è un appello non solo al Governo ma a tutti - aggiunge - perché è un problema di tutti".

09:21
L'arrivo del prefetto Visconti e dell'assessore Irene Priolo

A Suviana stamattina sono giunti il prefetto Attilio Visconti e l'assessore regionale alla Transizione ecologica Irene Priolo

08:33
Giuseppe Petrone (sommozzatori vigili del fuoco): “Per noi i dispersi sono vivi, li consideriamo così”

“Abbiamo una formazione tale da permetterci di tenere i sommozzatori sempre in acqua e stiamo facendo il possibile. Per noi, potenzialmente, dentro ci sono persone in vita, le consideriamo così - puntualizza Giuseppe Petrone, responsabile dei sommozzatori dei vigili del fuoco - Attualmente stiamo concentrano le ricerche al piano -9: qui forse potrebbero trovarsi i dispersi. Le ricerche sono andate avanti a oltranza h24, c’è stata una sospensione tecnica legata agli aspetti di sicurezza. Per un lasso di tempo ci siamo fermati con le ispezioni, ma abbiamo continuato a osservare gli ambienti pericolosi. Stiamo guardando soprattutto le parti in cui è avvenuto il crollo, serve ulteriore cautela per eliminare i detriti e continuare le operazioni. Quanto dureranno o lavori? Per la Costa Concordia ci abbiamo messo 4 mesi, noi lavoriamo ad oltranza”.

08:27
Lepore: "La storia di Bologna è piena di stragi"

In corteo con i lavoratori e i sindacati sfila anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: "Bologna scende in piazza per dire basta stragi sul lavoro, per chiedere verità e giustizia. Come sindaco ho fatto un appello affinché tutti i bolognesi oggi fossero presenti, perché purtroppo la storia di Bologna è piena di stragi sul lavoro e di altro genere dove prima lo Stato e poi anche alcune aziende partecipate non hanno aiutato la popolazione ad avere piena luce da subito".

08:20
I sindacati elettrici: con Governo riscriviamo le regole Enel

Le segreterie nazionali Filctem-Cgil Flaei-Cisl, Uiltec-Uil, che ieri a Suviana hanno incontrato la ministra del Lavoro Marina Calderone, le hanno chiesto un incontro per affrontare due temi fondamentali: le scelte del governo relativamente alle concessioni idroelettriche e le esternalizzazioni che portano a un abbassamento drastico degli standard di sicurezza. 
"Abbiamo spiegato a Calderone gli elementi della vertenza che le organizzazioni sindacali stanno portando avanti contro le politiche di Enel che tende, in un momento fondamentale per il Paese, riguardo la transizione energetica, a effettuare efficientamenti inspiegabili soprattutto nella distribuzione che è l`elemento centrale su cui debbono ruotare i massicci investimenti relativi alla Rete elettrica" si legge in una nota.  "Il ministro si è detto disponibile a convocare a breve un tavolo sulla vertenza Enel e contestualmente a costituire, insieme ai ministeri competenti, un tavolo per affrontare il tema delle concessioni Idroelettriche e della Distribuzione".

08:06
Prodi: "Adesso c'è solo da piangere"

"L'esplosione di Suviana è un caso tragico e inusuale. Non avrei mai pensato che una centrale idroelettrica comportasse questi rischi, ma adesso c'è solo da piangere", ha detto Romano Prodi ospite di Tv2000.

07:46
"Massima tutela dei soccorritori"

A spiegare come si stanno svolgendo le operazioni di soccorso è Duilio Lenzini, responsabile del centro subacquei dei carabinieri di Genova: “L’ambiente è molto instabile - racconta -. Si vede pochissimo e i pericoli ovviamente aumentano, anche se i sistemi di immersione adottati sono sistemi che garantiscono la massima tutela degli operatori. I soccorritori sono tutelati da qualsiasi inquinante: nella centrale, infatti, la turbina esplosa ha rilasciato liquidi inquinanti e c’è uno strato che in parte è stato sistemato, in parte ancora no. E il crollo del solaio riduce ulteriormente la possibilità di intervenire”.

 

 

07:33
Sciopero Bologna, al via il corteo: "Basta morti sul lavoro"

Uno striscione con la scritta 'Adesso basta!' apre il corteo di Cgil e Uil Bologna che si è messo in marcia. In prima fila, con il segretario della Cgil Bologna Michele Bulgarelli e quello regionale della Uil Marcello Borghetti, Ivana Veronese nazionale confederale Uil, Luigi Giove (segretario organizzativo nazionale Cgil) e le istituzioni: il sindaco di Bologna Matteo Lepore, quello di Camugnano Marco Masinara, il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l'assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla. 

"Questi sono morti di appalto", accusa Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, nel corso dello sciopero generale per dire basta alle morti sul lavoro dopo la strage della centrale di Bargi. "È il giorno della rabbia perché dopo lo sgomento penso che sia assurdo e inaccettabile, indegno di un Paese civile anche il comunicato e la conferenza stampa di ieri di Enel Green Power. La deresponsabilizzazione della filiera degli appalti fa sì che si elenchino 3 o 4 aziende ma oggi noi non abbiamo notizia formale, ufficiale da parte dell'azienda su quali aziende impiegassero i dipendenti" deceduti, dispersi e feriti gravi.

07:11
Oltre un metro d'acqua nei piani meno 8, 9 e 10

Nella centrale sventrata dall'esplosione i piani interessati - i meno 8, 9 e 10 - sono ancora con oltre un metro d'acqua, pieni di macerie provocate dall'esplosione e di pezzi di cemento armato. Si va avanti senza sosta con il lavoro dei sommozzatori, con l'aiuto di droni acquatici e idrovore. Lacrime a Camugnano: "Gli operai, parte di noi"

 

07:00
Cento Vigili del fuoco in azione

Sono 100, secondo le ultime informazioni, i vigili del fuoco che lavorano alla centrale di Bargi alla disperata ricerca dei dispersi dell'incidente

06:55
Autobotti per smaltire l'acqua e l'olio

Stanno proseguendo le operazioni per lo svuotamento dei piani invasi dall’acqua della centrale. L’acqua mista a olio e combustibili viene portata via all’interno di autobotti e smaltita in appositi centri, in attesa dei risultati delle analisi di Arpae ed Hera.

05:53
Johnatan Angrisano, ancora intubato ma stabile

È ancora intubato nella Rianimazione del policlinico Sant’Orsola, ma è stabile e reagisce alle terapie Johnatan Angrisano, l’operaio di 35 anni di Castiglione rimasto ferito nella strage alla centrale Enel del lago di Suviana.

05:28
Le idrovore al lavoro

Intanto proseguono le operazioni di pompaggio per liberare ancora di più dall’acqua i piani allagati e consentire le ricerche

05:21
Arrivano altri sub e speleologi

Altre due camionette di sommozzatori e speleologi subacquei dei vigili del fuoco arrivano alle 7 alla centrale di Bargi. In mattinata le forze dell’ordine comunicheranno i numeri aggiornati di quanti uomini sono in campo

05:07
La Protezione civile: "Ci vorranno ore e ore"

I soccorsi non si sono fermati per tutta la seconda notte. I sommozzatori e i vigili del fuoco continuano la disperata ricerca dei quattro dispersi: le operazioni sono ripartire intorno alle 20 dopo aver stabilizzato il rischio idraulico all’interno della centrale idroelettrica e, dopo la riunione delle 23, sono tornati a calarsi all’interno dei piani sommersi tra buio e macerie. Spenti i fari-torre, le operazioni continuano con le prime luci dell’alba. “Ci vorranno ore e ore”, ha detto nella notte la Protezione civile.

 

04:50
Le ricerche al piano - 10

Le operazioni di ricerca dei dispersi sono cominciate ieri sera intorno alle 20 e non si sono mai interrotte, per tutta la notte e stamattina. I soccorritori scenderanno fino al piano -10, dove ancora non hanno avuto accesso.

Centrale di Suviana, l'incidente ai raggi X
Centrale di Suviana, l'incidente ai raggi X

 

 

04:35
La situazione dei subappalti

Fari sono puntati anche sulla situazione dei subappalti che ruotavano intorno ai lavori che interessavano il cantiere. Se in un primo momento le istituzioni parlavano di dipendenti tutti esterni, ora emerge che tra feriti, dispersi e lavoratori illesi almeno sei erano dipendenti di Enel Green Power. Numeri precisi, però, l'azienda non ne dà. 

 

04:30
Oggi sciopero: la rabbia dei sindacati

Oggi lo sciopero, raddoppiato in Emilia Romagna: 8 ore di astensione proclamate da Cgil e Uil.  La rabbia dei sindacati contro il lavoro che uccide ancora: "Non si sa per chi lavoravano le vittime". 

04:23
"Io, salvo solo perché ero in mutua"

Mentre proseguono le ricerche dei lavoratori che mancano all'appello dopo la tremenda esplosione di martedì, si rincorrono le testimonianze di chi è riuscito a scamparla per un gioco del destino: "In questi giorni sono in mutua, mi sono fatto male fuori dal lavoro - dice Diego Ottonello, operaio di 45 anni da due anni dipendente dell'azienda Engineering automation srl - Ma eravamo già stati all'interno della centrale di Suviana, almeno 4-5 volte". 
Poi il ricordo dei colleghi: "erano andati là per effettuare una supervisione a un lavoro che era già stato fatto da altri. Non dovevano neanche trovarsi lì. Erano brave persone, grandi lavoratori".

Una immagine di Diego Ottonello tratta dal suo profilo Facebook (Ansa)
Una immagine di Diego Ottonello tratta dal suo profilo Facebook (Ansa)