È dovuta andare in Svizzera, oltre il confine di quell’Italia che le ha negato il diritto al suicidio assistito. Secondo i medici, infatti, non aveva i ‘requisitì per poter usufruire del cosiddetto aiuto medico alla morte volontaria e così ha deciso di intraprendere il suo ultimo viaggio, insieme con il figlio e i membri dell’associazione Luca Coscioni. Gli stessi che oggi si presenteranno spontaneamente in caserma dai carabinieri per autodenunciarsi. Sono stati loro a ‘realizzare’ gli ultimi desideri di Sibilla Barbieri (nella foto), 58 anni, attrice e regista malata oncologica terminale che aveva espresso il desiderio – negato - di morire nel suo appartamento romano dove viveva. Il suo ‘testamento civile’ Sibilla, lo ha lasciato impresso in un video di poco più di due minutI. La regista si è scagliata contro quella che lei stessa ha definito una "discriminazione gravissima". "Ringrazio l’associazione Luca Coscioni e i disobbedienti – le sue ultime parole – e ringrazio voi che mi avete ascoltato al posto dello Stato".
CronacaSuicidio assistito negato. L’attrice Sibilla Barbieri va a morire in Svizzera