Giovedì 29 Agosto 2024

Suicidio assistito ancora negato. Architetta malata di sclerosi multipla denuncia la Asl di Trieste per tortura

L'architetta triestina Martina Oppelli, affetta da sclerosi multipla progressiva, ha presentato un esposto alla Procura di Trieste per rifiuto di atti d’ufficio e tortura nei confronti dei medici dell’azienda sanitaria, denunciando ingiustificati rifiuti di assistenza vitale e richiesta di suicidio assistito respinta.

Suicidio assistito ancora negato. Architetta malata di sclerosi multipla denuncia la Asl di Trieste per tortura

Martina Oppelli, 49 anni, l’architetta che ha chiesto il suicidio assistito

Martina Oppelli, l’architetta triestina di 49 anni, affetta da sclerosi multipla progressiva, ha presentato un esposto alla Procura di Trieste per rifiuto di atti d’ufficio e tortura nei confronti dei medici dell’azienda sanitaria. Oppelli, dipendente da macchinari, farmaci e assistenza continua per le sue funzioni vitali, nei giorni scorsi aveva visto nuovamente respinta la sua richiesta di assistenza per il suicidio assistito da parte di Asugi. "Il nuovo esposto arriva a seguito di ingiustificati rifiuti dell’azienda sanitaria, prima di procedere alle verifiche e poi di riconoscere la sussistenza dei trattamenti di sostegno vitale che tengono Martina Oppelli in vita. Tali condotte ledono la dignità di Martina Oppelli costretta a un trattamento inumano e degradante, condannata a una vera e propria tortura di Stato", afferma l’avvocata Filomena Gallo.