Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Stupro di gruppo a Palermo, minorenne condannato a 8 anni e 8 mesi. “Ristabilita la verità”

L’avvocato della 19enne: “La vittima è stata infangata. E si è cercato di far passare la violenza come un rapporto consensuale”. Il 19 aprile andranno a giudizio i 6 maggiorenni

Stupro di gruppo, minorenne condannato a 8 anni e 8 mesi

Stupro di gruppo, minorenne condannato a 8 anni e 8 mesi

Palermo, 5 marzo 2024 – Stupro di gruppo a Palermo: il gup del tribunale dei minorenni Maria Pino ha condannato a otto anni e otto mesi uno dei sette giovani che il 7 luglio scorso abusarono in gruppo di una diciannovenne, in un cantiere del Foro Italico, nel capoluogo siciliano. Per l’imputato (divenuto maggiorenne pochi giorni dopo la violenza sessuale) il pm Gaetano Guardì aveva chiesto otto anni e il giudice è andato oltre.

Al ragazzo è stato applicato lo sconto di un terzo della pena previsto per il rito alternativo: la pena è relativamente contenuta per via del rito minorile. Gli altri sei giovani imputati saranno giudicati dal gup del tribunale ordinario, sempre in abbreviato, a partire dal 19 aprile.

L’avvocato della vittima

“Non possiamo certamente essere felici per una sentenza nei confronti di un minorenne accusato di una violenza odiosa ai danni di una ragazza di 19 anni. La decisione del Gup del tribunale dei minorenni, superiore rispetto alla stessa richiesta dell’accusa, serve tuttavia a ristabilire la verità dopo tutte le false notizie e le infamità nei confronti della vittima di questo stupro di gruppo che qualcuno ha cercato di far passare come un rapporto consensuale”. Lo ha detto all’Ansa l’avvocato Carla Garofalo che assiste la 19enne.

“Perché si fa il processo alla vittima”

"La vittima è stata infangata – spiega poi Carla Garofalo al telefono con Qn.net -. La violenza non si è consumata solo quel giorno ma si è protratta anche nei mesi successivi. Questa sentenza è la punta di un iceberg. Il 19 aprile inizierà il processo ai sei maggiorenni e ci costituiremo parte civile.  Mi chiede come sta la ragazza? Diciamo che ha molti alti e bassi”. 

Quella notte del 7 luglio

“Falla ubriacare, poi ci pensiamo noi”. Era  iniziata in questo modo, a Palermo, la notte da incubo della diciannovenne, violentata da sette giovani, finiti in manette a oltre un mese di distanza dai fatti, avvenuti la notte del 7 luglio. L’invito a far bere la ragazza era rivolto da uno degli indagati all’oste, un ambulante che vendeva alcol nel quartiere della Vucciria, sede di uno dei mercati storici del capoluogo siciliano che a sera viene preso d’assalto dal popolo della movida. La ragazza, poco dopo, era stata condotta dai sette, tutti giovani di età compresa tra i 18 e i 22 anni ad eccezione di uno all’epoca dei fatti minorenne, in una zona appartata del Foro Italico e ripetutamente violentata.