Napoli, 28 marzo 2019 - Il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la scarcerazione di un altro dei presunti stupratori della 24enne di Portici, che sarebbe stata abusata nel vano dell'ascensore della stazione Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. Venerdì era stato liberato un altro dei ragazzi, mentre domani il riesame dovrà decidere del terzo accusato. I tre giovani furono identificati grazie alle telecamere di videosorveglianza della stazione dopo che la denuncia della donna su cui erano stati riscontrati segni di violenza.
Proprio quest'ultima si dice "delusa e amareggiata". "Soprattutto perchè non riesco a comprendere come sia possibile prendere una decisione del genere, che mi fa solo pensare che non sono stata creduta nel mio racconto", fa sapere attraverso il suo avvocato.
POLITICA ALL'ATTACCO - La decisione dei giudici ha però scatenato l'ira bipartisan della politica. "Non sta a me entrare nel merito della decisione presa, ma permettetemi di dire che è una vergogna che, a poche settimane dalla violenza, due di quei tre delinquenti siano già liberi di andarsene in giro a farsi i cavoli propri", scrive infatti sul suo profilo Facebook il vicepremier Luigi Di Maio. "Non possiamo nemmeno immaginare come si sia sentita e come si senta ancora oggi la ragazza dopo quel terribile episodio. L'impatto psicologico deve essere stato devastante e chi dovrebbe pagare viene rimesso in libertà? Io una cosa del genere non posso accettarla. Non la accetto da essere umano - continua il ministro di Sviluppo economico e Lavoro -. Ho sentito nei giorni scorso la mamma della giovane ed è ovviamente distrutta anche lei. Come si può?". "E' evidente che c'è qualcosa che non va in questo Paese - attacca ancora Di Maio -. Chi compie uno stupro, per quanto mi riguarda, deve passare il resto dei suoi giorni in carcere! Ognuno ha diritto di difendersi, lo prevede il nostro ordinamento giuridico, ma chi è accusato di violenza sessuale contro una donna deve poterlo fare dal carcere!".
Sulla stessa linea del vicpremier 5 Stelle anche la forzista Anna Maria Bernini. "Mentre la Camera sta per approvare il 'Codice rosso' per contrastare la violenza sulle donne, il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la scarcerazione di un altro dei presunti aggressori della ragazza di Portici - dice la presidente dei senatori azzurri -. Eppure, il referto medico ha confermato la violenza di gruppo e la evidente mancanza di consensualità. La custodia cautelare, dunque, era pienamente giustificata. Aspettiamo le motivazioni del riesame, ma queste scarcerazioni lampo hanno il sapore della beffa per una giovane donna che porterà i segni della violenza per tutta la vita".
All'attacco anche il Pd. "Ancora una volta una donna che ha trovato la forza di denunciare rischia di trovarsi di nuovo vittima. Dei suoi aggressori e di un sistema che non riesce a preoccuparsi dello stato di fragilità in cui può versare una ragazza che ha trovato il coraggio di denunciare abusi - dice la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione femminicidio -. Oggi questo ragazzo è libero, come il suo complice, lei invece ha paura di uscire di casa. Di tutto questo noi istituzioni dobbiamo farci carico. Ora e senza mezzi termini. Perché abbiamo il dovere di garantire protezione alle donne che denunciano affinché tante altre trovino la forza di farlo".
"Aspettiamo di leggere le motivazioni che hanno portato il tribunale del Riesame a disporre il ritorno in libertà dell'accusato, ma non possiamo non pensare che sia un pessimo segnale", le fa eco Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati dem. "Dopo che il referto medico aveva confermato 'l'assenza di consensualita', quindi lo stupro, come è possibile accogliere il ricorso di chi sostiene che il rapporto era stato consenziente? - incalza ancora -. In meno di una settimana sono stati rimessi in libertà già due dei presunti stupratori. Mentre da un lato si invitano le donne a denunciare gli abusi, dall'altro non sembra essere garantita neppure l'incolumità di chi denuncia".