MILANO"L’aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti". Inizia così la ricostruzione che la ventenne belga Laura Barbier ha fatto a mezzo stampa del suo Capodanno da incubo in piazza Duomo e che si è detta pronta a ribadire ufficialmente alla polizia del suo Paese. Una ricostruzione di cui, è bene precisarlo, non si trova al momento traccia nell’elenco degli interventi del dispositivo di sicurezza predisposto dalle forze dell’ordine per presidiare un’area che ha attirato circa 25mila persone a San Silvestro, pur in assenza di eventi musicali programmati.
L’episodio di cui si parla non è stato oggetto di segnalazioni né di richieste di aiuto, tantomeno di denunce successive. In ogni caso, gli agenti della Squadra mobile contatteranno la giovane per avere la sua versione dei fatti e per capire con esattezza tempi e luoghi del presunto assalto, così da visionare le immagini delle telecamere in maniera mirata e da calibrare le verifiche sui nomi delle persone controllate in quelle ore per comportamenti aggressivi o molesti. Laura parla al plurale perché con lei c’erano altri cinque amici connazionali, tre ragazze e due ragazzi, tutti turisti all’ombra della Madonnina.
Il racconto prosegue così: "Eravamo proprio all’ingresso della Galleria, non molto lontani dalla postazione in cui c’erano alcuni poliziotti in piazza Duomo, che erano all’esterno della Galleria, sulla sinistra – le frasi riferite all’Ansa –. Ci eravamo rivolti a loro poco prima per chiedere dove poter cercare un taxi per rientrare in sicurezza all’albergo". Poi è andato in scena il raid, che secondo la ventenne non è stato visto perché avvenuto "dietro a una colonna": "C’era molta confusione, moltissima gente. Siamo stati circondati da tanti uomini, credo fossero 30 o 40. Tutti siamo stati toccati fuori e sotto i vestiti. Non ci hanno spogliati. Non siamo stati buttati a terra e non siamo caduti, anche perché era difficile solo muoversi: c’era moltissima gente. Quando siamo riusciti a svicolare, abbiamo percorso tutta la Galleria e all’uscita dall’altra parte (verso piazza Scala, ndr): ci siamo rivolti a una poliziotta per raccontarle tutto".
Anche su questo dialogo, però, non ci sono riscontri. "Questa settimana andiamo alla polizia qui in Belgio per far denuncia – la conclusione di Laura –. Siamo tutti ancora sotto choc".
La sequenza messa in fila dalla ventenne, al netto dell’esito degli accertamenti investigativi, ha subito fatto tornare alla mente gli assalti sessuali andati in scena tre anni fa, nello stesso giorno e negli stessi luoghi, seppur con modalità e numeri diversi. Una sequenza che ha riacceso una volta di più i riflettori sul Capodanno a Milano, già puntati su piazza Duomo dopo la pubblicazione su TikTok di video di insulti all’Italia e alla polizia.
Nicola PalmaMarianna Vazzana