Venerdì 21 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Stretta sulle intercettazioni, l’Anm protesta

La maggioranza va avanti come un treno sulle riforme per la giustizia scatenando l’ira di giudici e opposizione. Il ddl...

La maggioranza va avanti come un treno sulle riforme per la giustizia scatenando l’ira di giudici e opposizione. Il ddl...

La maggioranza va avanti come un treno sulle riforme per la giustizia scatenando l’ira di giudici e opposizione. Il ddl...

La maggioranza va avanti come un treno sulle riforme per la giustizia scatenando l’ira di giudici e opposizione. Il ddl che mette il tetto di 45 giorni alle intercettazioni, approvato in seduta notturna alla Camera in via definitiva, fa andare su tutte le furie l’Anm che accusa il governo di rendere "più difficili" le indagini e "l’accertamento della verità" per reati come "rapine, violenze sessuali o maltrattamenti su minori in ambito familiare". Mentre il ddl Sicurezza, ormai arrivato alle battute finali a Palazzo Madama, continua a essere contestato soprattutto dal M5S perché "con l’articolo 31 che riforma di fatto i servizi segreti si apriranno le porte a schedature di massa".

Ma è scontro anche su un altro provvedimento ‘caldo’, quello per la separazione delle carriere dei magistrati, doppio Csm e istituzione dell’Alta Corte disciplinare. Scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti, l’opposizione ne deposita una valanga in Commissione Affari Costituzionali del Senato: circa 1300, di cui 485 dal Pd e 707 dal gruppo Misto-Avs. Più parca Italia viva che ne mette in campo 7.

Motivo di profondo attrito anche il tema carceri. Alla Camera si organizza un dibattito straordinario per denunciare tragedie e carenze del sistema penitenziario, con Antigone che parla di 20 suicidi da inizio anno e di 16mila detenuti in più, ma il Guardasigilli Carlo Nordio (foto) non si presenta. È impegnato in un incontro con i Garanti per i detenuti, ma "lo schiaffo al Parlamento", come si osserva nel centrosinistra, "è forte" e "indigna".