Stefano Deiana, 57 anni di Capoterra, in Sardegna; Domenico Caputo, 36 anni di Postiglione, in Campania. Altri due nomi, dopo l’operaio di Genova, si sono aggiunti ieri alla lista dei morti sul lavoro che hanno segnato il 2024. Una lunga scia di sangue che unisce l’Italia senza tralasciare alcuna regione. Una ferita che si allarga sempre più, come ricordano i dati Inail: 890 caduti sul lavoro nei primi dieci mesi del 2024, 22 in più dello stesso periodo dello scorso anno. Un incremento che fa rabbrividire. Il timore è che il ci si avvicini al triste record dello scorso anno con 1.041 morti, quasi tre croci ogni giorno. Si conta un ferito invece nell’Aretino. Nel Comune di Castiglion Fibocchi un uomo di 40 anni è rimasto schiacciato da una pressa per l’imbottigliamento del vino. È ora ricoverato alle Scotte di Siena, dove è arrivato in codice rosso.
CronacaStrage sul lavoro, emergenza senza fine. Altri tre operai morti in ventiquattro ore