Giovedì 19 Dicembre 2024
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Pedoni e ciclisti, i numeri choc degli incidenti: "Ogni giorno una vittima"

Biserni (Asasps): "Nel 2021 sono morte in bici 220 persone, quest’anno avremo numeri simili. A chi va a piedi va anche peggio"

Roma, 1 dicembre 2022 - Davide Rebellin è solo l'ultima vittima: riaccende i riflettori su una strage. Perché ogni due giorni sulle strade viene ucciso un ciclista. La proiezione è di Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione amici della polizia stradale che si occupa di sicurezza da più di trent’anni. E da quella postazione ha visto passare "decine di ministri dei Trasporti: forse 20 o 25 chissà".

Il luogo dell'incidente che è costato la vita a Davide Rebellin (Ansa)
Il luogo dell'incidente che è costato la vita a Davide Rebellin (Ansa)

Sommario

I volti e le storie

Però non possiamo farci bastare i numeri. Dobbiamo ricordare i volti e le storie. Prima di Davide Rebellin c’è stato Michele Scarponi, l’Aquila di Filottrano: campione di ciclismo, aveva 37 anni e due gemellini. Un furgone lo ha investito e ucciso nell’aprile 2017 mentre si allenava nelle sue colline marchigiane. E subito dopo ci viene incontro il volto bello e sorridente di Roberta Agosti, 50 anni: travolta nel 2020 da un camion cisterna che trasportava latte nelle campagne di Lonato (Brescia). Era un caldo giorno di luglio, anche lei si stava allenando, felice.

Rebellin come Michele Scarponi. L'appello del fratello: "Fermate la strage sulle strade"

Numeri choc

"Tra gennaio e agosto – è la contabilità implacabile di Biserni – abbiamo contato 103 vittime tra i ciclisti. Ma parliamo di persone morte nell’immediatezza, la sintesi non tiene conto di chi si aggrava in ospedale e poi non ce la fa. Quindi è del tutto parziale. Invece l’Istat nel 2021 ci ricorda che i morti sono stati 220. Temo che ci avvicineremo a quel numero, anche se spero che possiamo fermarci prima".

I dati su incidenti e investimenti
I dati su incidenti e investimenti

Strage di pedoni

Per i pedoni se possibile va anche peggio. A ottobre le vittime sono state 28, praticamente una al giorno, più di 200 dall’inizio dell’anno. La conclusione dell’Asaps è sconsolata. "La sicurezza stradale in questi ultimi anni non è mai esistita, è stata sepolta, narcotizzata. Prima dal Covid, poi dalla guerra in Ucraina. Non ci siamo accorti che nei fine settimana estivi abbiamo raggiunto picchi di 45 morti. Ma la cosa non ha riguardato soltanto la fine di luglio, si è ripetuta a metà ottobre. Anche la media delle vittime resta altissima. Oscilla tra 32 e 36, tra venerdì e domenica".

"Fino a 15 morti al giorno"

Proviamo a non farci scivolare via questi numeri, a ragionare su quello che significano davvero. Ancora Biserni: "L’Istat nell’ultimo report del 2021 ci consegna una media di 8 morti al giorno sulle strade, quasi 3mila all’anno con poco meno di 205mila feriti. Ma quei fine settimana ci costringono a rifare i conti. Perché le vittime oscillano tra le 12 e le 15 al giorno". Un peso schiacciante e un’ironia amarissima: "Va meglio con il cattivo tempo. Quando ci sono meno ciclisti, meno pedoni, meno motociclisti sulle strade. La mia considerazione amara è che possiamo sempre sperare nella pioggia".

"Rispettare le regole"

Giuseppe Guccione è fratello di Luigi, morto 25 anni fa in un incidente stradale: a lui è intitolata la Fondazione che a giugno compirà 25 anni, ente morale che ha ottenuto riconoscimenti in Italia e all’estero. Combatte ma è sconsolato. "Quando vado in giro per convegni mi accorgo che i politici non sono preparati, non studiano. L’Italia è rimasta indietro, quasi ai tempi delle carrozze. Noi come associazioni abbiamo presentato un manifesto chiaro. Al primo punto ci sono le città a 30. Perché questo bisogna fare: agire sui limiti di velocità". Alfredo Giordani, coordinatore di #Vivinstrada – la rete che raccoglie sigle da tutta Italia – mette in fila gli altri due punti: auto intelligenti e strumenti tecnologici per il controllo della velocità; una legge per tutelare vittime e famiglie. Alla fine la sintesi è una sola: far rispettare le regole.

Michele Scarponi, travolto e ucciso da un furgone mentre si allenava
Michele Scarponi, travolto e ucciso da un furgone mentre si allenava