Mercoledì 15 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Strage di Bologna, la Cassazione: per Cavallini ergastolo definitivo

La Suprema corte ha ribadito i verdetti di primo e secondo grado contro l’ex Nar che si è commosso in aula. I parenti delle vittime: “Grande emozione”

Bologna, 15 gennaio 2025 – E’ definitiva la condanna all'ergastolo per Gilberto Cavallini, l'ex terrorista dei Nar accusato di essere tra i responsabili della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna che causò 85 morti e oltre duecento feriti. Lo hanno stabilito i giudici della prima Sezione penale della Cassazione ribadendo i verdetti di primo e secondo grado: la seconda fu emessa dalla Corte d'Assise d'appello di Bologna il 27 settembre 2023. I giudici d'appello, a loro volta, avevano confermato la condanna il 9 gennaio 2020, riqualificando però il capo di imputazione da strage comune a strage politica.

Perché è stato condannato

Cavallini, che era in aula, ha pianto alla lettura della sentenza. Cavallini è stato giudicato colpevole di aver dato alloggio, nei giorni precedenti a quel 2 agosto di sangue, a Francesca Mambro, Giuseppe Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini (tutti e tre già condannati in via definitiva come esecutori materiali dell'attentato): furono suoi ospiti in casa a Villorba di Treviso, dando supporto logistico al gruppo. Oggi 72enne e in semilibertà, Cavallini è stato condannato anche per aver falsificato la patente intestata a Flavio Caggiula, consegnata da Ciavardini a Fioravanti, e di aver messo a disposizione dei tre il veicolo per raggiungere il luogo della strage.

La Procura generale, inoltre, ha giudicato "del tutto inconcludenti le critiche" mosse nel ricorso presentato dalla difesa che "fanno leva sulla mancanza della prova della presenza fisica del Cavallini a Bologna" quel giorno, "della sua attività di detenzione esplosivo e di preparazione del congegno esplodente". Censure "chiaramente inidonee a inficiare la coerente ricostruzione dei fatti compiuta nella sentenza impugnata, da cui emerge in modo inequivocabile il complesso dei contributi apportati dall'imputato all'impresa criminosa; si tratta di condotte che non restano limitate alla manifestazione dell'affectio esistente tra i sodali della banda armata, ma arrecano un preciso apporto casualmente rilevante alla realizzazione della strage di Bologna".

Nella requisitoria, inoltre, si afferma come Cavallini "avesse quantomeno una contiguità anche con contesti di Servizi deviati e con ambienti massonici, cui pure è riconducibile la strage. Inserendosi, come già osservato, in quel micidiale e si spera irripetibile humus nel quale convergevano Servizi deviati, P2 e parte dell'eversione nera allo scopo, evidentemente comune anche se per motivi forse differenti, di destabilizzare ed infine distruggere l'assetto democratico e costituzionale dello Stato Italiano".

Gli altri condannati

Per la strage sono stati condannati in via definitiva anche gli ex Nar Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. In un altro processo sulla strage del 2 agosto 1980 è stato condannato in primo e secondo grado all'ergastolo, sempre per concorso nell'attentato, l'ex esponente di Avanguardia nazionale Paolo Bellini ed è in attesa del giudizio della Cassazione.

I parenti delle vittime

"È una grande emozione avere questo esito giudiziario per una vicenda che ci ha impegnato per dieci anni. L'accusa di concorso in strage per Cavallini diventa definitiva", commenta l'avvocato Andrea Speranzoni, uno dei legali dei parenti delle vittime. 

Il sindaco di Bologna: giustizia è fatta

“La conferma chiude un cerchio e stabilisce definitivamente una verità processuale, delle responsabilità e un quadro probatorio che sarà sicuramente di grande importanza per continuare a fare luce sulla stagione delle stragi – scrive il sindaco di Bologna, Matteo Lepore –. In questo momento tutta la città si stringe attorno ai familiari delle vittime del 2 agosto e a chi ha consentito di arrivare a questo esito. Giustizia è fatta, questa è una sentenza storica per l’Italia.”