Mercoledì 20 Novembre 2024
RITA BARTOLOMEI
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Cronaca

Strage di Altavilla Milicia, Giovanni Barreca esce dal carcere. Cosa dice l’ordinanza

L’uomo è considerato incapace di intendere. Era stato arrestato con la figlia 17enne e una coppia per il massacro della moglie e di due figli durante un ‘rito di purificazione dal demonio’. Verrà trasferito in una Rems

Strage di Altavilla Milicia, Giovanni Barreca esce dal carcere

Strage di Altavilla Milicia, Giovanni Barreca esce dal carcere

Altavilla Milicia (Palermo), 28 ottobre 2024 –  Strage di Altavilla MiliciaGiovanni Barreca non è imputabile perché incapace di intendere e di volere ed esce dal carcere.

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Barreca era stato arrestato con la figlia 17enne e una coppia di palermitani, Massimo Carandente e Sabrina Fina, per aver torturato e massacrato la moglie, Antonella Salamone, e gli altri due figli, Kevin di 16 anni ed Emmanuel di 6. Cronache dall’orrore. Era febbraio.

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Il "rito di purificazione dal demonio”

Moglie e figli dovevano essere liberati dal demonio, era stata la sua farneticazione. L’uomo è stato dichiarato incapace di intendere e di volere dai periti nominati dal giudice per le indagini preliminari di Termini Imerese (Palermo) e – quando ci sarà posto – sarà trasferito in una Rems, residenza per l’esecuzione di misura di sicurezza. Nel frattempo dovrà essere affidato a una Comunità terapeutica assistita. 

Le parole dell’avvocato Barracato

Il suo avvocato, Giancarlo Barracato, chiarisce al telefono a Quotidiano.net: “Barreca sostiene di essere stato presente alla strage ma di non aver agito. Si dovrà dimostrare quel che è successo. Ma lui non sarà processato”. La coppia Carandente-Fina si professa innocente. “Quello che è successo dovrà essere provato in dibattimento”, sottolinea il legale.  Il 7 novembre i periti si pronunceranno sulla capacità di intendere e di volere della figlia 17enne.

Che cosa c’è scritto nell’ordinanza

L’ordinanza di scarcerazione è stata firmata oggi dal giudice per le indagini preliminari Erina Cirincione. Ed applica “in via provvisoria la misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura e di custodia, da eseguirsi presso una residenza per l’esecuzione di misura di sicurezza (Rems)”. Ma nelle more “della effettiva individuazione” della Rems – oggi non c’è posto – il giudice stabilisce per Barreca “la misura di sicurezza della libertà vigilata”, affidandolo “per la cura al Centro salute mentale competente per territorio, che provvederà alla somministrazione di tutti i trattamenti terapeutici e riabilitativi necessari in regime di ricovero, con obbligo di frequenza, presso una Comunità terapeutica assistita che provvederà ad individuare”.

Cosa dice la perizia psichiatrica

"Giovanni Barreca è affetto da infermità di mente (“disturbo delirante cronico di tipo mistico-religioso”) di misura tale da escludere totalmente la sua capacità di intendere e di volere al momento del fatto”. “Trattasi – scrive il giudice nell’ordinanza di scarcerazione – di soggetto con pericolosità sociale elevata”. Ma la conclusione è perentoria: ne “ordina l’immediata liberazione”.

La pericolosità sociale di Giovanni Barreca

Nell’ordinanza si parla di “elevata pericolosità sociale” di Barreca. Della possibilità di “recidiva”. Questo quadro non è in contraddizione con la scarcerazione? “No – ribadisce il difensore, Barracato -. C’è una perizia psichiatrica, va rispettata. Sarà sottoposto a cure in una struttura, sotto controllo”.