Roma, 18 ottobre 2024 - Ma quali sono le strade più pericolose d’Italia? La risposta può sorprendere ma se incrociamo gli studi più autorevoli non ci sono dubbi: in cima alla classifica troviamo le strade extraurbane, non le autostrade.
L’indagine europea
L’ultima indagine dell’European transport safety council - Etsc, organizzazione indipendente - ha stabilito che nel 2022 più di 10.000 persone sono rimaste uccise nelle strade extraurbane della UE, un numero che corrisponde ad oltre la metà di tutte le vittime delle strade. Il 56% dei morti si è verificato su auto, le vittime erano al volante o passeggeri, il 9% erano pedoni, l’8% ciclisti, il 20% motociclisti. In Italia su questa viabilità si è concentrato il 48,5% del totale delle vittime nel 2022.
Cosa occorre fare
Ecco alcune raccomandazioni del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti. Per migliorare la sicurezza delle strade occorre installare barriere laterali e centrali, costruire percorsi separati per i ciclisti. Perché a rendere pericolose queste infrastrutture è anche l’assenza di guardrail e il fatto che siano percorse da un traffico molto eterogeneo, che va dai mezzi pesanti ai pedoni e ai ciclisti.
La classifica Aci
Nell’ultima classifica A.C.I. delle strade più pericolose d’Italia, un posto di primo piano va alle infrastrutture alle porte delle metropoli, nei primi 10 posti infatti si trovano la A 24 nel tratto Portonaccio-Roma ma anche il Raccordo anulare della capitale, le tangenziali di Milano, Napoli e Torino.
La classifica Eurostat
E se allarghiamo lo sguardo all’Europa? Nell’ultima classifica Eurostat che prende in esame il numero di vittime sulle strade, i paesi meno sicuri risultano Romania, Bulgaria e Croazia, rispettivamente con 86, 78 e 71 morti ogni milione di abitanti. Dalla parte opposta dell’elenco troviamo invece Norvegia, Svezia e Islanda (21, 22 e 24 morti ogni milione di abitanti). L’Italia purtroppo non è in una posizione invidiabile, con le sue 54 vittime ogni milione di abitanti, contro la media europea di 46 decessi.