Rimini, 18 gennaio 2025 - Nella riviera riminese la famiglia Zini aveva deciso di scrivere il proprio futuro. E’ qui che i genitori di Stefano, l’uomo oggi 62enne ritrovato dalla madre 87enne dopo oltre vent’anni, si sono impegnati nel costruire una vita migliore per i propri figli. Ma Stefano ha avuto difficoltà nel trovare la propria strada. Gli anni Novanta in riviera sono stati il decennio della trasgressione e delle notti nelle discoteche. Un mondo in cui Stefano si perde.
La scomparsa nei primi anni Duemila
Nei primi anni Duemila decide di andarsene dopo un'esperienza in comunità nel forlivese. E’ da quel momento che le sue tracce svaniscono. Ma pare che Stefano non si sia mai realmente nascosto. Quando i vigili urbani di Conegliano Veneto lo individuano nei primi giorni di gennaio durante un controllo di routine, gli chiedono i documenti. E’ in quel momento che incrociano il nome di Stefano con quello di una persona la cui scomparsa era stata denunciata nel 2022. La famiglia lo ha cercato per anni e solo nel 2022 ha chiesto aiuto all’associazione Penelope, nella sede emiliano-romagnola di Cesena.
Le segnalazioni
Da quel momento hanno iniziato ad arrivare segnalazioni grazie alle foto pubblicate sui social. Immagini ricostruite al computer per invecchiare il volto di Stefano e migliorare il riconoscimento. Si è dovuto attendere il controllo dei vigli per avere una traccia certa da seguire. Stefano oggi vive in strada, una delle tante persone invisibili che tuttavia trascorrono le proprie giornate nelle città, tra le altre persone.
La madre ritrova il figlio
La madre, assistita dall’associazione Penelope, è riuscita a incontrarlo, non subito però perché il primo viaggio in Veneto è andato a vuoto. Non si è rivelato semplice ritrovare chi vive in strada.
Il rifiuto di tornare a casa
Ma la speranza non è venuta meno e in un viaggio successivo la madre ha visto suo figlio. L’epilogo della storia non è tuttavia lieto fine. Come riferito dall’associazione Penelope, in un primo momento Stefano ha stentato nel riconoscere la madre. E’ segnato dalla vita da strada, ma non intende cambiarla. Non ha accettato il ritorno a casa.
Il tentativo di autare Stefano
La vicenda potrebbe non essere chiusa qui. L’associazione Penelope regionale, grazie anche ai contatti con la sede che si trova in Friuli, è disponibile a sostenere la madre, se lo vorrà, nell’incontrare le realtà associative e le persone che oggi aiutano Stefano, per condividere gli aiuti che può ricevere il figlio nel luogo in cui ha deciso di vivere.