Sabato 27 Luglio 2024
PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Stop alla trasmissione di Giletti. Cairo di nuovo davanti ai magistrati

In aprile scoppiò il caso della presunta foto in cui il boss Graviano sarebbe accanto a Berlusconi . Poi “Non è l’Arena“ fu chiuso: l’editore di La7 convocato in procura per chiarire le ragioni della scelta . .

È stato convocato al quinto piano del Palazzo di giustizia di Firenze, per la seconda volta in pochi mesi. Ieri mattina Urbano Cairo è stato di nuovo sentito dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli per chiarire le circostanze che hanno portato alla chiusura ad aprile scorso del programma ’Non è l’Arena’ su La 7. L’imprenditore, accompagnato dall’avvocato Michele D’Avirro (che è rimasto fuori dalla stanza del pm), ha avuto un faccia a faccia con il magistrato dalle 11:12 alle 12:30. Cairo era già stato sentito da Tescaroli e dal procuratore facente funzioni Luca Turco per quattro ore lo scorso 29, per verificare se la chiusura del programma televisivo sia collegata al caso della famigerata foto in cui si vedrebbero insieme Silvio Berlusconi, il boss del mandamento palermitano di Brancaccio Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino. La foto sarebbe stata mostrata da Salvatore Baiardo, uomo di fiducia dei fratelli Graviano, proprio all’allora conduttore di Non è l’Arena, Massimo Giletti. E la coincidenza vuole che mentre Giletti provava ad ottenere la foto e nel frattempo avviare una trasmissione proprio su questi temi di mafia, Cairo ha chiuso il programma televisivo. Il perché? Motivi legati alla naturale scadenza del contratto di Gilletti, spiegò ai tempi il numero uno della Rcs MediaGroup e del Torino Calcio, che invece , secondo le prime indiscrezioni, avrebbe sempre negato di aver visto la foto incriminata.

Proprio di quella foto Baiardo ne avrebbe parlato col noto presentatore in un bar, in una conversazione intercettata per ordine della procura di Firenze. Al momento dell’interrogatorio, però, lo stesso Baiardo ha negato di possederla e le perquisizioni e i pedinamento non hanno fatto chiarezza. Ad oggi l’ex ’testa di legno’ dei Graviano è indagato per calunnia ai danni di Giletti per averlo accusato di aver fatto false dichiarazioni al pubblico ministero – in merito alla presunta fotografia –, e nei confronti del sindaco di Cerasa, Gian Carlo Ricca, in quanto sostiene che quest’ultimo avrebbe custodito ingenti somme di denaro appartenenti ai due fratelli boss palermitani.

La procura contesta a Baiardo anche il favoreggiamento nei confronti di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. L’ex gelataio di Omegna, stando a fonti inquirenti, avrebbe reso dichiarazioni tese a delegittimare i collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina. I pm fiorentini hanno inoltre chiesto l’arresto di Baiardo, che è stato respinto dal gip. Da qui il ricorso, e dopo l’udienza davanti al tribunale del Riesame di poche settimane fa, si attende nei prossimi giorni la decisione dei giudici.