Roma, 1 ottobre 2019 - Stefano Fassina è rimasto ferito durante una manifestazione dei lavoratori di Roma Metropolitane. Il parlamentare, che è anche consigliere comunale di Sinistra per Roma, era giunto sul posto insieme ad altri colleghi (tra cui il capogruppo Pd Giulio Pelonzi) per solidarizzare con i dipendenti che rischiano di perdere il posto a causa della possibile liquidazione dell'azienda. Secondo quanto raccontato dai testimoni, a un certo punto, la polizia ha forzato il blocco dei lavoratori che presidiavano l'ingresso per permettere a un collaboratore dell'assessore capitolino alle Partecipate, Gianni Lemmetti, di entrare nel palazzo che ospita la società e consegnare un atto della Giunta Raggi all'Assemblea dei soci di Roma Metropolitane. A farne le spese sono stati i manifestanti dell'ultima fila del presidio, con sindacalisti e consiglieri comunali del Pd e di Sinistra italiana. Oltre a Fassina, infatti, sono rimasti coinvolti anche il segretario della Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica.
Fassina è stato portato via in ambulanza dal 118 in "codice rosso per dinamica" e ricoverato all'Ospedale San Giovanni, dove è stato sottoposto a radiografia per sospetto trauma toracico. da schiacciamento. Secondo quanto si è appreso, ai soccorritori avrebbe spiegato di essere caduto e poi una volta a terra alcune persone gli sarebbero passate addosso.
LE REAZIONI - "Presenteremo una interrogazione per sapere chi ha autorizzato di forzare con violenza la pacifica protesta dei lavoratori e dei sindacati e quali provvedimenti si intendono assumere contro i responsabili", ha fatto sapere in una nota il capogruppo di LeU a Montecitorio, Federico Fornaro, definendo "grave e inspiegabile l'atteggiamento delle forze dell'ordine contro pacifici manifestanti". "Qualcuno dal Viminale dovrà spiegare a tutti noi, al Parlamento e all'opinione pubblica perché nel 2019 lavoratori che difendono il proprio posto di lavoro siano picchiati dalle forze dell'ordine, che rappresentanti sindacali e parlamentari vengano feriti", ha incalzato Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana-Leu. "Quanto è avvenuto davanti alla sede di Roma Metropolitane è molto grave. Si faccia immediata chiarezza, siamo vicini a lavoratori, sindacalisti, consiglieri e deputati", ha scritto in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti. "Solidarietà a Stefano Fassina e ai sindacalisti Natale Di Cola e Alberto Civica. Noi abbiamo sempre scelto la strada del dialogo e del confronto", ha invece twittato la sindaca Virginia Raggi. E una spiegazione sulla dinamica dei fatti è stata chiesta anche dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
IL VIMINALE - E la risposta del Viminale non si è fatta attendere. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha dato indicazione al capo della polizia Franco Gabrielli di "accertare quanto accaduto nel pomeriggio di oggi davanti alla sede di Roma Metropolitane dove era in corso una manifestazione di alcuni lavoratori". Il ministro ha chiesto di "verificare se l'intervento delle forze di polizia presenti sia stato svolto in maniera corretta e senza violazioni di legge".
LA QUESTURA DI ROMA - Fermi restando gli accertamenti, fonti della Questura di Roma fanno però sapere che "non c'è stata alcuna carica da parte della polizia nei confronti dei manifestanti". I poliziotti - dicono le stesse fonti - sono intervenuti senza che avessero caschi e manganelli. Il cordone degli agenti ha allargato lo spazio intorno alla persona che doveva entrare per permetterle di passare e nella calca Fassina è rimasto travolto, spiegano le stesse fonti ribadendo che i momenti di tensione si sono verificati quando un collaboratore dell'assessore capitolino alle Partecipate ha cercato di entrare nel palazzo.