
Stefano D'Orazio, ex batterista dei Pooh morto a 72 anni (Ansa)
Roma, 10 aprile 2025 – Stefano D'Orazio ha avuto una figlia e quest'ultima ha diritto alla metà del patrimonio dell'ex batterista dei Pooh, morto nel 2020 per conseguenze dovute al Covid. Lo ha stabilito il Tribunale di Roma, ponendo così fine a una lunga controversia giudiziaria. Sebbene l'artista non l'abbia mai voluta riconoscere, Francesca Michelon è sua figlia come dimostra il test sul Dna.
Durante il processo, infatti, i giudici hanno disposto anche una perizia medico-legale su alcuni reperti biologici conservati in strutture ospedaliere in cui era stato ricoverato D'Orazio. I risultati non hanno lasciato dubbi in merito alla paternità. In forza della sentenza di primo grado, immediatamente esecutiva, la donna, oggi quarantenne, potrà dunque assumere il cognome D'Orazio ma avrà anche diritto a metà dell’eredità dell’ex Pooh.
"La prossima tappa è la riapertura della successione per riconoscere la nostra assistita quale coerede del 50% dei beni e richiedere 60mila euro di danno biologico, disposto in sentenza sulla base della valutazione del giudice in merito a durata del processo e tempistiche”, spiega Luca Pozzolini, uno dei legali che ha seguito la vicenda processuale, assieme agli avvocati Francesca Ursoleo e Francesco Stefanelli. “L’azione legale è partita nel 2010 – ricostruisce Pozzolini – quando la ragazza ha saputo di essere in realtà figlia di D’Orazio, che però ha sempre rifiutato ogni contatto, salvo una breve parentesi. Sono partiti diversi procedimenti in varie parti d'Italia (in quel periodo D’Orazio risiedeva a Pantelleria e il tribunale competente era quello di Marsala). Il musicista ha querelato la madre, il padre putativo e Francesca Michelon, tutti e 3 assolti con formula piena. L’attuale sentenza arriva a conclusione di un’azione avviata nel 2022, nei confronti dell'erede di D’Orazio”, conclude Pozzolini che ha seguito la difesa penale unitamente all’avvocato Silvia Guido.
Dopo la scomparsa del musicista, l'intero patrimonio è andato alla vedova Tiziana Giardone come indicato nel testamento pubblico stilato nel 2016 da D'Orazio. Nel corso del processo, appena concluso, sono state acquisite le testimonianze di Lena Biolcati, ex compagna del batterista, e di Red Canzian, altro membro dei Pooh. Entrambi hanno dichiarato che il musicista era stato informato della paternità da Diego Michelon, il marito di Oriana Bolletta, la donna con cui D’Orazio aveva avuto una relazione e che aveva dato alla luce la bambina.
"Nel processo romano è stato sentito Red Canzian. Di fatto il batterista ha incontrato la figlia solo per un breve periodo di tempo”, aggiunge Pozzolini. I legali di Francesca Michelon hanno fatto sapere che avvieranno le pratiche per conoscere l’entità dell’eredità. Alla figlia biologica dell’artista vanno anche i futuri diritti d’autore, che andranno divisi sempre al 50%.