Latina, 19 settembre 2018 - Una scuola costruita senza fondamenta e pronta a sgretolarsi. E' l'ipotesi avanzate nelle indagini sull'edificio di Sperlonga (Latina) realizzato da due imprenditori di Formia della ditta Dr costruzioni, Pietro e Francesco Ruggeri, padre e figlio, che sono stati arrestati con le accuse di corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e truffe. Il provvedimento è stato emesso dal gip su richiesta della Procura e i due ora sono nel carcere di Latina. “Era una scuola destinata a crollare addosso ai ragazzi” ha avvertito il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Latina che hanno posto i sigilli alla nuova ala del polo scolastico 'Sottotenente Alfredo Aspri' e alla palestra del Liceo scientifico 'Enrico Fermi' di Gaeta perché costruite con “materiali inidonei”. In particolare, le perizie hanno accertato che, alla base della scuola non erano state realizzate le fondamenta, che avrebbero dovuto essere almeno di un metro e mezzo. Difformità sono emerse anche per il solaio, le cui traverse avrebbero dovuto essere spesse 22 centimetri ed erano, invece, larghe 12. Il cantiere della struttura è stato sottoposto a sequestro.
Le indagini erano partite con l'operazione 'Tiberio' che, a gennaio 2017, aveva portato all'esecuzione di 10 misure cautelari per reati contro la pubblica amministrazione. Tra le persone arrestate nel 2017, anche il sindaco di Sperlonga Armando Cusani, oggi in libertà e tornato a ricoprire la carica di primo cittadino. I carabinieri di Latina e Terracina avevano accertato, all'epoca, che i due imprenditori di Formia avevano ottenuto l'appalto dell'ampliamento, messa a norma e adeguamento del polo scolastico (900mila euro dai fondi europei) promettendo denaro all'allora responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Sperlonga, Isidoro Masi, anche funzionario della Provincia nel settore scuola, già arrestato nell'operazione 'Tiberio' del 2017.
Per vincere l'appalto, inoltre, la ditta dei due imprenditori avrebbe presentato un'offerta al ribasso fuori mercato e, per risparmiare, avrebbe eseguito lavori difformi dal progetto, con l'impiego di materiali non previsti. Gli stessi imprenditori avrebbero anche ottenuto dalla Provincia, con gli stessi metodi poco puliti, l'appalto per l'ampliamento e completamento della palestra del Liceo di Gaeta (circa 290.000 euro).