Venerdì 14 Febbraio 2025
NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Ucciso a colpi di pistola nella panetteria di piazzale Gambara: c’è una testimone che ha visto tutto

Milano, una ragazza era in compagnia dei due ucraini raggiunti dai proiettili: ha chiesto aiuto e poi è scappata via. Killer in fuga con l’arma: la squadra mobile della Polizia sta vagliando le immagini delle telecamere di sicurezza

Milano – Un blitz armato a colpo sicuro. Sei proiettili esplosi in rapida successione, di cui quattro a segno. Due uomini a terra, feriti entrambi in due punti diversi del corpo: uno, un quarantanovenne ucraino, è morto subito dopo il ricovero al Policlinico; un connazionale di 24 anni è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale San Carlo ed è finito sotto i ferri per un delicato intervento chirurgico. Il killer è in fuga, braccato dagli investigatori della Squadra mobile. Alla scena, stando a quanto appreso dal Giorno, avrebbe assistito anche una ragazza che era in compagnia dei due e che, illesa, si sarebbe allontanata subito dopo la sparatoria: la sua testimonianza potrebbe rivelarsi fondamentale per risolvere il caso in tempi brevi e dare un volto e un nome all’assassino.

La panetteria di piazzale Gambara dove è avvenuta l'esecuzione
La panetteria di piazzale Gambara dove è avvenuta l'esecuzione

L’agguato

Il raid omicida è andato in scena qualche minuto prima delle 18.30 di ieri a Milano, in un panificio di piazzale Gambara, a due passi dal Pio Albergo Trivulzio. Secondo le informazioni a disposizione, i due uomini sono entrati nell’esercizio commerciale e hanno ordinato qualcosa da mangiare al titolare; quando quest’ultimo si è recato nel retro per scaldare il cibo, un terzo uomo è entrato nel panificio e ha sparato, per poi scappare con l’arma in pugno. Uno dei feriti è riuscito ad aprire la porta, ma ha fatto solo pochi passi prima di stramazzare al suolo; l’altro è crollato sul pavimento in un lago di sangue. Con loro, dicono alcuni testimoni, c’era pure una ragazza, che ha urlato terrorizzata “Aiuto, aiuto” per poi scappare.

Le indagini

In pochi minuti, piazzale Gambara è stato invaso da ambulanze e auto mediche: i sanitari di Areu hanno soccorso immediatamente i due, ma purtroppo per il quarantanovenne non c’è stato niente da fare. Negli stessi minuti sono scattate le indagini degli specialisti della Omicidi della Squadra mobile, coordinati dal pm di turno Carlo Parodi e guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Domenico Balsamo, che hanno subito avviato le ricerche per identificare l’uomo armato in fuga.

Gli uomini della Scientifica al lavoro
Gli uomini della Scientifica al lavoro

Le immagini

Un aiuto potrebbe arrivare dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, anche se pare che il locale non ne sia dotato; saranno ascoltati anche diversi clienti che in quel momento stavano facendo l’aperitivo ai tavolini dell’enoteca di fianco, così come il panettiere, illeso ma comprensibilmente sotto choc per quanto accaduto. “Noi abbiamo sentito i rumori ma non immaginavamo fossero spari”, racconta il responsabile di “Vino sfuso“, il locale accanto. “Io ero dentro, sono uscito e a quel punto mi sono reso conto: a terra c’era un uomo, sdraiato tra la porta della panetteria e il marciapiede. I piedi erano fuori. È stata una scena terribile”.