Venerdì 15 Novembre 2024

Sparatoria Napoli, operata la bambina ferita. "Condizioni critiche, ma stabili"

L'intervento nella notte ha permesso di rimuovere il proiettile, ma resta in pericolo di vita. Il sindaco De Magistris: "La città è con lei". Di Maio: "Prego per la bambina"

Napoli, 4 maggio 2019 - Sono "ancora critiche, ma stabili" le condizioni della bambina di quattro anni ferita durante la sparatoria di ieri pomeriggio a Napoli (tra piazza Nazionale e via Polveriera) e ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico Santobono. L'intervento, avvenuto nella notte, ha permesso di rimuovere il proiettile - rimasto integro - che aveva colpito la bambina perforandole un polmone. La piccola resta ora in coma farmacologico indotto, rimasto integro. Nelle prossime ore sono in programma ulteriori indagini diagnostiche per una valutazione più accurata dei danni. "Al momento le condizioni cliniche della minore permangono critiche, ma stabili. La prognosi resta riservata. Il prossimo bollettino sarà inviato domattina entro le 11", ha comunicato la struttura ospedaliera nel pomeriggio.

LE REAZIONI - "Prego per lei, prego per questa creatura perchè ce la faccia", scrive su Facebook Luigi Di Maio. "Una cosa è certa: serve più sicurezza, servono più uomini sul terreno", aggiunge. "Più controlli, più prevenzione, che passa anche per un forte sostegno a chi è impegnato nel sociale per salvare i ragazzi dalle famiglie di Camorra e dai quartieri in difficoltà", conclude.

Sull'episodio, intanto, è intervenuto anche Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: "Da ieri pomeriggio la nostra città è sconvolta dal ferimento di una piccola bimba napoletana per mano di un vile e disumano criminale, senza scrupoli e senza cuore - ha sottolineato il primo cittadino partenopeo, che questa notte si è recato in ospedale subito dopo l'intervento a cui è stata sottoposta la bambina -. Volevo verificare personalmente le condizioni di salute della piccola e portare la forza della solidarietà della città ai bravi medici. che stanno prestando le cure per salvarla". "Ieri sera e oggi ho annullato la mia presenza fisica in tutte le iniziative - ha aggiunto De Magistris - ora per me è il momento della preghiera, della lontananza dai riflettori, della riflessione e della concentrazione di tutte le energie umane di questa città sulla piccola che lotta, con il suo corpicino, per la vita che ha il diritto di vivere. Poi ci sarà il momento, nei prossimi giorni, per le considerazioni politiche e istituzionali". "Non daremo tregua a chi ieri si è macchiato di un grave fatto di sangue con una bambina in ospedale, che ora sta vivendo un momento difficile. Non lasceremo nulla di intentato", aggiungono il questore di Napoli Antonio De Iesu e il comandante provinciale dei carabinieri Ubaldo Del Monaco. "I medici dell'ospedale Santobono stanno seguendo con grande attenzione e provata professionalità il decorso post operatorio della bambina rimasta gravemente ferita ieri - puntualizza Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania - Siamo costantemente informati e aspettiamo con apprensione, ma anche fiducia, che dai bollettini medici arrivino presto notizie positive". Anche Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia, si è espresso su Twitter in merito alla vicenda: "Una bimba di quattro anni con polmoni perforati per sparo in piazza. Un morto davanti una scuola tempo fa. Brutalità di camorra vigliacca. Piuttosto che terrorizzare sui migranti o visitare muri, il titolare del Viminale si occupasse di contrasto alla mafia".

"Questi poveri uomini danno la morte e trovano la morte, perché la loro vita è segnata dalla morte - ha detto Crescenzio Sepe, arcivescovo del capoluogo campano, durante la celebrazione della messa per San Gennaro - Napoli è una città tanto bella, quanto martoriata: questi atti delittuosi, criminali che avvengono a ripetizione sembrano quasi voler segnare con la cattiveria un cammino di civiltà che è proprio della nostra città". Per domani, intanto, la rete 'Un popolo in cammino' ha indetto una manifestazione anti-camorra, proprio in piazza Nazionale, dal nome "Disarmiamo  Napoli".

"Siamo stanchi - spiegano gli organizzatori della manifestazione - ancora una volta la camorra torna a colpire i quartieri della nostra città. Siamo stanchi della violenza, di questi criminali, della crudeltà delle loro azioni. Un ennesimo conflitto a fuoco e a rischiare la vita questa volta è una bambina di quattro anni, ferita da colpi di pistola. Napoli ha bisogno di essere disarmata, di essere liberata dalle camorre e dalla loro violenza".   "A Napoli non manca solo la sicurezza - aggiungono - servono altri strumenti strutturali per disarmare questa violenza. Continuano a mancare le risorse per scuola, cultura, lavoro e welfare. Anche qui abbiamo ascoltato in questi anni solo parole, senza mai vedere un atto concreto. E allora siamo stanchi di attendere".