Sabato 29 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Agguato e sparatoria in corso Garibaldi, cinese ferito alla testa e al collo da più colpi di pistola: è grave. Caccia a due uomini

La vittima, 42 anni, avvicinata e colpita da due sconosciuti armati mentre tornava a casa in via Marsala. È stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda

Il luogo della sparatoria avvenuta in corso Como a mezzanotte tra il 25 e il 26 marzo (Ansa/Andrea Fasani)

Il luogo della sparatoria avvenuta in corso Como a mezzanotte tra il 25 e il 26 marzo (Ansa/Andrea Fasani)

Milano – Aggressione a colpi di pistola in pieno centro a Milano. Nella mezzanotte tra martedì e mercoledì un cinese di 42 anni è stato colpito di striscio al volto e al collo da due connazionali fuori da un locale in corso Garibaldi, all’altezza del civico 104, nel pieno del distretto della movida che orbita intorno a locali come il Chinese Box, il Cimmino, il Cantiere Hambirreria o El Carnicero. I due uomini armati sono fuggiti subito dopo l’aggressione e hanno fatto perdere le loro tracce.

Dalle prime informazioni, il cinese stava tornando a casa in via Marsala quando è stato avvicinati dai due uomini armati che hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro di lui. Dopo essere stato colpito, l’uomo è scappato da corso Como verso largo La Foppa e avrebbe chiesto aiuto all’interno di un bar. Anche se non ha mai perso conoscenza, nella fuga aveva perso molto sangue. Sul posto sono intervenute un’ambulanza e un’automedica e la vittima è stata trasportata in codice rosso – il più grave – all’ospedale Niguarda: non è in pericolo di vita.

Sparatoria Corso Garibaldi 104
Agenti di polizia sul luogo della sparatoria (Ansa/Andrea Fasani)

La polizia di Stato hanno acquisito le immagini delle numerose telecamere di sorveglianza presenti nell’area per ricostruire la dinamica dell’agguato, il movente e individuare i responsabili. Dall’ospedale, la vittima ha raccontato di non conoscere i suoi aggressori. Effettuando i rilievi, gli agenti avrebbero trovato per terra diversi bossoli. Gli inquirenti stanno anche verificando se la vittima fosse già nota alle forze dell’ordine o se avesse ricevuto minacce in passato.  

Malamovida in corso Garibaldi

Negli ultimi anni, la zona intorno a corso Garibaldi a Milano è stato teatro di diversi episodi violenti legati alla movida notturna. Il 25 agosto 2024, un giovane marocchino di 23 anni è stato accoltellato al torace e al braccio all’uscita di una discoteca in corso Garibaldi, dopo una lite iniziata all’interno del locale e proseguita all’esterno. A poche ore di distanza, un diciottenne tunisino è stato aggredito e accoltellato in Piazza Freud, vicino alla Stazione Garibaldi, riportando ferite alla zona lombare e alla clavicola.

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Il 2 agosto 2023, un ventiseienne è stato accoltellato al braccio durante un tentativo di rapina in viale Don Luigi Sturzo, nella zona tra corso Como e corso Garibaldi, mentre il 23 ottobre 2023, un ragazzo ucraino di 23 anni è stato aggredito e sfregiato da tre giovani alla Stazione Garibaldi, subendo violenti colpi prima che gli aggressori fuggissero. Questi episodi evidenziano una preoccupante tendenza alla violenza nella zona, in larga parte legata alla cosiddetta malamovida

Movida in corso Garibaldi (Ansa/Davide Canella)
Movida in corso Garibaldi (Ansa/Davide Canella)

(In)sicurezza a Milano

Milano si conferma la città con il più alto numero di reati in Italia. Per il settimo anno consecutivo, i dati del Ministero dell’Interno collocano il capoluogo lombardo in cima alla classifica delle province con il maggior numero di denunce. Tra il 2021 e il 2023, le rapine sono aumentate del 25%, gli scippi del 17% e i furti con destrezza del 36%.

A livello regionale, Milano è la prima città per denunce di furti con destrezza (circa 85.100 nell’ultimo anno), rapine (3.360) e reati legati al traffico di droga (1.620). Occupa invece il secondo posto per violenze sessuali (391 nel 2023), scippi (1.800) e danneggiamenti (16.770). Nonostante un leggero calo della microcriminalità nell’ultimo anno, la sicurezza resta una delle principali preoccupazioni per i cittadini.

Per contrastare il fenomeno, da gennaio sono state introdotte le “zone rosse”, aree in cui le forze dell’ordine hanno maggiori poteri di intervento. Nei primi sette giorni dall’attivazione, il numero di controlli e allontanamenti di soggetti ritenuti pericolosi ha superato quello registrato in città come Bologna e Firenze nell’arco di tre mesi.-