Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Sophie Codegoni e l’arresto di Alessandro Basciano: “Speravo cambiasse, ho dovuto proteggere me e mia figlia”

La modella 23enne, dopo mesi di inferno tra minacce e pedinamenti, ha pubblicato poche righe sui social per commentare l’arresto per stalking del suo ex compagno e padre della sua bambina

Sophie Codegoni e le sue frasi su Instagram

Milano, 23 novembre 2024 – A 24 ore dalla notizia dell’arresto per stalking di Alessandro Basciano, suo ex compagno e padre della sua bambina, Sophie Codegoni ha scelto di rompere il silenzio. In una storia sul suo profilo Instagram ha riassunto in poche righe lo strazio e il dolore di chi si è ritrovato a subire minacce e insulti da parte di chi avrebbe dovuto volere solo il suo bene. 

Le parole di Sophie Codegoni

"Non ho potuto fare diversamente – ha scritto la modella e influencer 23enne – . Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo. Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa, mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo”.

Poi la giovane spiega di essere convinta di aver fatto la scelta giusta. “In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia. Adesso devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano”. 

L’arresto di Alessandro Basciano

Il riferimento alla “scelta giusta” è alla denuncia che la giovane ha presentato nel dicembre del 2023 nei confronti dell’ex compagno, al termine di una lunga serie di episodi gravi, con insulti, minacce di morte e aggressioni anche in pubblico e sul luogo di lavoro, a cui si aggiungevano pedinamenti e un controllo quasi ossessivo, tanto che in un solo giorno le telefonate e videochiamate sarebbero state tra le 50 e le 60.

Mesi da incubo che sono culminati con la denuncia e l’avvio delle indagini coordinate dal pm di Milano Antonio Pansa e dall'aggiunta Letizia Mannella e condotte dai carabinieri. Indagini che hanno portato l'influencer genovese trentacinquenne con poco più di un milione di follower, in cella per almeno una ventina di episodi di minacce e molestie pesanti per quasi un anno e mezzo, a tal punto da costringere lei a cambiare abitudini di vita per l'ansia e la "perdurante paura di essere costantemente controllata".

Una condotta “controllante e violenta”

Scrive nel suo provvedimento il gip Anna Magelli, Sophie Codegoni, come lei stessa ha raccontato, "ha iniziato a non uscire più da sola", a evitare "ristoranti che l'indagato conosce" o frequentati dai suoi amici e anche "di cenare o intrattenersi con persone di sesso maschile eterosessuali", a causa del costante "timore per la propria incolumità". Ha anche cominciato "a chiedere di essere riaccompagnata a casa da qualcuno o a comunicare il momento in cui rincasa a qualche amica" o amico. Una vita 'infernale' per cui si è ritrovata danneggiata anche dal punto di vista lavorativo: nel tentativo di sparire dai 'radar' di Basciano, Sophie a un certo punto ha addirittura smesso di postare le sue immagini sui social, con tutto quanto ne consegue per una modella chiamata spesso come testimonial. E tutto questo per via, annota il giudice, di una "condotta pervasiva, controllante e violenta" dettata da "un'ossessiva gelosia nei confronti della giovane", che il 35enne avrebbe "voluto esclusa da qualsiasi relazione" con altri, anche "dopo la fine", mai accettata, della loro storia sentimentale.

Gli episodi più drammatici

A riprova della "allarmante pericolosità dell'indagato", che oggi sarà interrogato dal gip, e di una sua "completa mancanza di capacità di autocontrollo" sono molti gli episodi contestati: si parte dal 26 luglio dell'anno scorso con un "schiaffone al volto" della modella e influencer durante una vacanza nell'isola greca di Mykonos, fino al fatto più grave, che ha portato la Procura a chiedere l'arresto e che risale alla notte tra il 13 e il 14 novembre scorso a Milano, quando Basciano avrebbe prima preso a pugni un amico della 23enne, sfondato il parabrezza della sua auto e infine chiamato l'ex compagna per dirle che sarebbe arrivato a casa sua per "ucciderla".

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Nel mezzo le discussioni e i tentativi falliti di lei di ricomporre il rapporto e la decisione, sempre di Sophie Codegoni, di trasferirsi da Roma a Milano. Ma le violenze e le "continue minacce di morte" non si sono fermate. Come racconta il capo di imputazione, le frasi all'ordine del giorno e documentate erano "se non torni con me, ti ammazzo come un cane", "affacciati alla finestra, le paghi tt", "per me sei morta, mi fai schifo". Senza contare le intimidazioni in cui lui "disperato" avrebbe manifestato la volontà di uccidersi e poi la scenata alla Milano fashion week. Per lei era un appuntamento di lavoro: pur non essendo invitato, il dj è piombato all'evento dove l'avrebbe presa a male parole, strattonata "per il vestito" e colpita "ripetutamente da dietro sulla parte interna delle ginocchia, per farle perdere l'equilibrio". Uno spettacolo "totalmente imbarazzante", si legge ancora negli atti, in cui Basciano "aveva spinto la security ed era stato allontanato con la forza dal locale", mentre la modella aveva perso l'occasione di chiudere, firmandolo, un contratto per un brand. 

La storia tra i due

Sophie Codegoni, volto noto della tv, e l'influencer e dj Alessandro Basciano si sono conosciuto e fidanzati sul set del Grande Fratello vip. La loro relazione era subito sfociata in una convivenza, con la proposta di matrimonio sul red carpet di Venezia e una bimba, per poi arrivare al capolinea con difficoltà e litigi che, dopo un tira e molla, avrebbero oltrepassato il segno fino a costringere lei a sporgere denuncia nel dicembre 2023.