Fonteno (Bergamo), 15 dicembre 2024 – Proseguiranno tutta la notte e senza sosta le attività di soccorso di Ottavia Piana, la speleologa di 32 anni bloccata da ieri sera nell'Abisso Bueno Fonteno, sul Sebino dopo una caduta di cinque metri. Attorno alle 17 una nuova squadra di soccorritori è entrata nella grotta per dare il cambio a una di quelle al lavoro da stamattina: nelle sacche i soccorritori avevano due piccole bombole di ossigeno, coperte e piumini in vista del freddo della notte. Per ora la temperatura nella grotta è attorno agli 8 gradi, ma è alta l'umidità. I vigili del fuoco di Bergamo e Lovere hanno installato dei fari per illuminare l'imbocco della grotta, ma anche delle piccole cariche di esplosivo che saranno utilizzate per ricavare la strada lungo la quale verrà fatta passare la barella. In particolare un passaggio di circa cento metri risulterebbe piuttosto stretto.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Lovere e Bergamo e i carabinieri di Clusone. Nelle operazioni di ricerca sono impegnate le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto: un centinaio di persone in tutto.
Operazioni difficili
Le operazioni di soccorso si preannunciano lunghe e tecnicamente complesse anche perché il punto in cui è rimasta bloccata la donna era finora inesplorato. Il primo compito è stato quello di definire una linea fissa di comunicazione tra l'esterno e l'interno. Una squadra del Soccorso alpino ha installato una linea telefonica attraverso un cavo lungo circa 3 chilometri, che permette ora di comunicare tra l'interno e l'esterno.
La grotta di Bueno Fonteno, nella zona carsica del Sebino, tra il lago d'Endine e quello di Iseo, è stata scoperta solamente nel 2006 ed è un luogo ancora da esplorare per intero.
Le condizioni della speleologa
Le condizioni generali della speleologa 31enne sono stabili, ma le operazioni di soccorso sono complesse. Due medici l'hanno raggiunta e visitata, le sue condizioni non destano preoccupazione, anche se cadendo ha riportato traumi a gambe, torace e volto, ma i medici non riescono a portarla fuori dalla grotta con la barella.
La scorsa notte ha piovuto, anche all'interno della grotta, e questo ha reso ancora più difficili le manovre, già delicate per il poco spazio, per far passare la barella. La speleologa si è infortunata e ha una gamba probabilmente fratturata. La barella - fa sapere il Soccorso alpino - è in trasporto lungo il meandro che precede i saltini prima dell'uscita. Uscita che potrebbe essere raggiunta nel pomeriggio.
Esplosivo per aprire passaggi
Per quanto riguarda l’esplosivo, durante la notte è stata una corsa contro il tempo anche sul fronte delle attività amministrative, necessarie per il rilascio del nulla osta, da parte della questura di Bergamo, per il trasporto e l'impiego, autorizzato in urgenza dal Comune di Fonteno, di materiale esplosivo necessario per le operazioni, svolte da parte dei tecnici disostruttori del Soccorso Alpino, essenziali per rendere fruibile i passaggi per il recupero di Piana. Che sta rivivendo l’incubo già vissuto nel 2023 sempre nell'abisso Bueno Fonteno, sulla costa bergamasca del lago d'Iseo.
Il collega: è un’esploratrice
"È stata una grande giornata esplorativa per noi, abbiamo fatto tanta strada. Il dispiacere un po' è anche questo. Adesso attendiamo e speriamo che vada tutto bene." A dirlo è Samuele Pendesini, speleologo di 20 anni che nella giornata di sabato 14 dicembre è stato impegnato con la sua squadra all'interno dell'"Abisso Bueno Fonteno" nella stessa sessione di esplorazione in cui si è verificato l'incidente che ha visto coinvolta Ottavia Piana. E proprio per la collega, Samuele ha parole d’affetto e ammirazione: “È un’esploratrice, supercompetente, è una persona stupenda. Siamo tutti convinti che ce la farà perché è una persona veramente forte. Come ce l'ha fatta la prima volta, ce la farà anche la seconda".
Il soccorritore
"Vi sono dei tratti che dovranno essere allargati perché il meandro è particolarmente stretto per cui i tempi non saranno brevi. Sono circa un centinaio di metri di grotta che va allargata". A dichiararlo è Mauro Guiducci, vicepresidente del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, facendo il punto a metà pomeriggio di domenica 15 dicembre sui soccorsi a Ottavia Piana. "Ci sono tre squadre nostre di disostruttori - ha aggiunto - che sono entrate da un paio di ore. Lavoreranno con demolitori e altre attrezzature per poter allargare in sicurezza tutto il tratto."