Fuscaldo (Cosenza), 5 novembre 2018 - Arrestato il sindaco di Fuscaldo, centro dell'Alto Tirreno cosentino, Gianfranco Ramundo. Per il primo cittadino l'accusa é di corruzione e tentata concussione.
Ramundo, insieme ad altri componenti dell'Amministrazione comunale, è finito nel mirino dei finanzieri del Comando provinciale di Cosenza nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola. In tutto coinvolte 14 pesone.
Nella rete della finanza, in cui sono impegnati oltre cento militari, oltre al sindaco, sono finiti anche il vicesindaco, Paolo Cavaliere, ed un assessore di cui, al momento, non si conosce l'identità. Coinvolti a vario titolo anche un funzionario pubblico, imprenditori, un professionista ed altre persone. Agli indagati, oltre alla corruzione ed alla tentata concussione, sono contestati "indebita induzione a dare o a promettere, peculato, turbative di gare pubbliche e di procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione e falso ideologico".
UN SISTEMA CORRUTTIVO COLLAUDATO - L'inchiesta riguarda appalti ed affidamenti diretti gestiti, oltre che dal Comune dell'Alto Tirreno cosentino, anche dal Comune di Cosenza. A collegare i due enti locali cosentini è la figura di un funzionario, dipendente a tempo indeterminato del comune di Cosenza ed autorizzato ad esercitare part-time le funzioni di responsabile di settore anche nel Comune di Fuscaldo. La Guardia di finanza ha accertato "l'esistenza di un collaudato sistema corruttivo e di collusioni nella gestione della cosa pubblica radicato nei due enti locali ed alimentato da abituali condotte illecite poste in essere da pubblici ufficiali ed imprenditori ai danni dei due Comuni", continua la nota delle fiamme gialle: "Il sistema ha avuto come oggetto la gestione di molti appalti pubblici ed affidamenti diretti sia del Comune di Fuscaldo che di quello di Cosenza riguardanti lavori, servizi e forniture per un valore complessivo di oltre sette milioni e mezzo di euro".