Un drone Usa RQ-4 Global Hawk è partito dalla base di Sigonella per una missione di ricognizione nell’area del Mar Nero. Lo riferisce Rbc-Ucraina. L’aereo senza pilota della Us Air Force che può restare in volo per 34 ore rientra tra gli strumenti come aerei-radar e satelliti che la Nato impiega per monitorare la guerra in Ucraina. E siccome le informazioni in guerra sono tra le variabili fondamentali, la base di Sigonella si conferma avamposto strategico per studiare le mosse dell’esercito di Putin.
La storia
Il primo campo di volo a Sigonella, che dista una ventina di chilometri da Catania, fu costituito durante la Seconda guerra mondiale dalla Regia Aeronautica, come pista satellite della base aerea di Gerbini.
Guerra fredda
Nel 1950, in piena guerra fredda, la base nell’isola di Malta appare inadeguata per ospitare gli aerei antisommergibile P-2 Neptune della US Navy, che con l'appoggio della Nato chiedono di utilizzare una base in Sicilia. L'Italia concesse il territorio con un accordo temporaneo firmato il 25 giugno 1957. La costruzione dell'area amministrativa statunitense della NAF I venne cominciata nel 1958. La base, classificata come "United States Naval Air Facility (NAF) Sigonella", venne stabilita il 15 giugno 1959.
Crisi Italia-Usa
Nell'ottobre del 1985 proprio a Sigonella si consuma un crisi politico-militare che segna uno dei punti più bassi nella storia delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti (presidente Ronald Reagan) e il governo italiano guidato da Bettino Craxi. Siamo a cinque anni da Ustica e l’antefatto è il dirottamento dell’Achille Lauro: i 201 passeggeri e 344 uomini dell'equipaggio vengono sequestrati da un commando del Fronte per la Liberazione della Palestina (FLP).
I cinque terroristi guidati da Abu Abbas liberano tutti i passeggeri della nave ad eccezione di Leon Klinghoffer, affetto da paraplegia, di religione ebraica, con passaporto statunitense, che era stato trucidato. I cinque ottengono un salvacondotto dal governo egiziano, che garantisce loro il trasferimento a Tunisi, dove allora aveva sede l'Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) di Yasser Arafat.
L'aereo di linea egiziano viene però da caccia Usa e costretto ad atterrare a Sigonella, dove viene circondato da avieri della "Vigilanza Aeronautica Militare" (Vam), la sicurezza dell'Aeronautica Militare Italiana e da alcuni carabinieri in servizio nella base. Poco dopo, un forte contingente di soldati americani della Delta Force, appena sbarcati da un velivolo atterrato poco dopo (senza notifica alle autorità italiane), circonda a sua volta i militari italiani che presidiavano il velivolo egiziano, esigendo con la minaccia delle armi, su territorio italiano, la consegna immediata dei terroristi alle autorità statunitensi. Informato della situazione, l’allora presidente del consiglio Craxi si oppose e ordinò l’invio di rinforzi da Catania ordinando la partenza immediata dell'aereo, che avvenne poco dopo.
Oggi
Oggi Sigonella è un aeroporto classificato come MOB (Main Operating Base) del primo gruppo e come tale effettua esclusivamente attività militari, non essendo aperto al traffico commerciale. Ospita il 41º Stormo AntiSom, l'11º Reparto manutenzione velivoli ed il 61º Gruppo Volo. All'interno vi è anche la sede dello Squadrone eliportato carabinieri cacciatori "Sicilia". Nel 2002 al 41º Stormo Antisom dell'AMI è stato aggiunto l'86º gruppo Antisom. Il 1º aprile 2004, la Defense Logistics Agency (Dla) USA ha istituito il "deposito della Difesa" Sigonella nell'area NAS II e la base divenuta la più attrezzata base logistica USA in appoggio alla 6ª Flotta americana nel Mediterraneo. La DLA fornisce anche il carburante e il deposito di proprietà della NAS II. Dal settembre 2022 il comandante di Sigonella è il Colonnello pilota Emanuele Di Francesco.
La flotta
Attualmente la base ospita ospita: uno Squadrone di pattugliamento marittimo a rotazione (Patrol Squadron), il 324th Expeditionary Reconnaissance Squadron e il 397th Bombardment Squadron (U.S. Air Force). Tra gli aerei che volano da questa base insulare vi sono UAV Reaper, aerei da trasporto dell'USAF, aerei da rifornimento in volo e aerei-spia U-2. Più specificamente navali sono i P-3 Orion e il nuovo Boeing P-8 Poseidon (pattugliamento marittimo e anti-sommergibile). Nella NAS inoltre opera una Stazione di computer e Telecomunicazioni navale, un ospedale navale americano e un battaglione mobile del Genio Navale (i cosiddetti Seabee, da CBs - Construction Battalions). Complessivamente vi sono stabilmente più di 4.000 persone tra militari, personale civile e familiari statunitense.