Venerdì 31 Gennaio 2025
ANTONIO NOTO, direttore Noto Sondaggi
Cronaca

Città violente, gli italiani hanno paura

Sondaggio: il 57% non si sente al sicuro dove vive, il 55% teme assalti armati. l 72% dei genitori ha paura che i figli vengano rapinati, violentati o coinvolti in una rissa

Sos sicurezza, sondaggio sulla percezione degli italiani

Roma, 28 luglio 2019 - Gli ultimi tragici fatti di Roma, con l’uccisione del carabiniere Mario Cerciello Rega avvenuto per mano di due giovani balordi americani in carca di sballo, hanno acceso il faro sulla problematica della sicurezza nelle città. La percezione della mancanza di sicurezza è da anni un tema di attenzione da parte degli italiani, l’alert forse è solo aumentato nel corso dell’ultimo anno, da quando il Ministro dell’Interno Salvini ne ha fatto un suo cavallo di battaglia, ma indipendentemente da questa circostanza politica dalla fine degli anni 90 le misure contro la delinquenza, organizzata o di strada, sono state sempre oggetto delle azioni dei vari governi che si sono succeduti. Basti pensare che nel 2001, con il Governo Berlusconi, si creò la figura del poliziotto di quartiere, anche se poi questo esperimento fallì in pochi mesi.    Questo solo per dire che, indipendentemente dal corto circuito legato alla immigrazione clandestina che spesso è vissuta dalla popolazione come un ulteriore elemento di allarme per la quiete sociale, la sicurezza costituisce da tempo un segnale di pericolo tra i cittadini italiani. Infatti oggi, rispetto alla percezione di questo tema, il 53% dichiara che è cambiato poco nel corso degli ultimi 10 anni, un ulteriore 22% che è addirittura peggiorato e solo il 7% afferma che è un fenomeno in diminuzione. Eppure è vero che le statistiche ufficiali descrivono che i reati legati alla piccola criminalità diminuiscono di anno in anno, ma è anche vero che in un mondo digitale e virale qualsiasi azione criminosa ha una visibilità maggiore rispetto a prima e quindi, pur riducendosi gli atti criminali, aumenta l’eco ed il passaparola delle azioni illegali che si commettono. 

C’è anche da dire, però, che se negli anni ’90 la tematica della sicurezza era soprattutto un fattore che caratterizzava la qualità della vita di chi viveva nelle grandi città, negli ultimi decenni, invece, le vicende di cronaca nera hanno fatto registrare una presenza anche nei comuni più piccoli o comunque lontani dalle grandi aggregati urbani. Insomma da fenomeno prima legato alle periferie metropolitane, negli anni i casi di delinquenza si sono espansi in tutto il territorio italiano. Non è un caso quindi, che il 57% degli italiani non si sente al sicuro nell’area in cui risiede, e tra questi ci sono anche i cittadini che abitano in comuni mediamente piccoli, cioè tra i 10 ed i 30 mila abitanti.    Le paure degli italiani in tema sicurezza si distribuiscono tra i diversi aspetti. E’ chiaro che in un periodo estivo come questo aumenta la preoccupazione dei furti a casa visto che il 35% è angosciato da questa eventualità. Rimane invece costantemente alto per tutto il periodo dell’anno il timore di essere oggetto di una rapina a mano armata per strada: il 55% della popolazione trascorre le giornate con questa trepidazione. 

Aumenta invece la preoccupazione che fatti criminosi possano coinvolgere i propri figli: il 72% dei genitori teme che possano essere oggetto di rapina, di violenza o coinvolti, pur inconsapevolmente, in una rissa. E’ evidente dunque che la questione nel breve periodo è difficilmente risolvibile in chiave solo politica e legislativa. D’altronde i fenomeni criminosi sono fortemente presenti anche nelle nazioni più ricche della nostra e in cui la giustizia è ancora più severa (ad esempio gli Stati Uniti). 

Un fenomeno così radicato e che coinvolge anche aspetti sociali relativi agli stili di vita delle nuove generazioni, come nel caso dei due ventenni americani che hanno ucciso il carabiniere a Roma, probabilmente non può essere risolto soltanto al livello politico-giudiziario. Spesso, pur alzando le pene e con una legislazione più severa, non si produce il risultato di aumentare la qualità della vita dei cittadini e farli sentire più sicuri e liberi nelle proprie città.

*Data di realizzazione del sondaggio: 27/7/2019. Committente: Quotidiano nazionale. Estensione territoriale: nazionale. Panel Omnibus rappresentativo degli elettori italiani.Tecnica di somministrazione delle interviste: Cawi. Consistenza numerica del campione: mille. Rispondenti: 91%