Lunedì 20 Gennaio 2025
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Sicilia, la mappa della siccità. Legambiente: “Dal cambiamento climatico alle inefficienze, ecco perché manca l’acqua”

Tommaso Castronovo: “Da domani 2 dicembre scatta un piano di razionamento anche a Palermo”. Il problema dei fanghi mai smaltiti che si accumulano sul fondale di invasi e dighe

Palermo, 1 dicembre 2024 – Sicilia senz’acqua, nei giorni della rivolta con l’occupazione della diga Ancipa. E “da domani 2 dicembre scatta un piano di razionamento anche a Palermo”, fa sapere al telefono con Quotidiano.net Tommaso Castronovo, presidente regionale di Legambiente.

Grandi investimenti negli ultimi vent’anni ma i risultati restano drammatici, perché? “La classe politica di questi anni non ha consentito di programmare gli interventi necessari – è l’analisi di Castronovo -. In Sicilia c’è un detto, più che dissetare si è riusciti a sfamare, a saziare gli appetiti di tanti, politici e imprenditori”.

Sicilia senz'acqua: la mappa di Legambiente
Sicilia senz'acqua: la mappa di Legambiente

“Invasi e dighe invasi dai fanghi”

Secondo il presidente di Legambiente Sicilia, intanto si doveva garantire la manutenzione di invasi e dighe, cosa che invece non è stata fatta. Le opere sono state realizzate e poi dimenticate. Senza pensare alla pulizia dai fanghi, che doveva essere garantita almeno ogni due anni. Invece niente. E così i fanghi si sono accumulati nei fondali e hanno causato una scarsa capacità di captazione, di gestione del volume idrico potenziale. Oggi è molto difficile liberarsene, sono milioni di metri cubi di materiale e non si sa davvero dove metterlo”.

La mappa delle città più assetate

Ecco la mappa delle città più ‘assetate’ stilata dal presidente di Legambiente Sicilia:

  • Agrigento
  • Caltanissetta
  • Enna
  • Palermo

"In queste città l’acqua viene erogata in media ogni settimana ma anche ogni 10 o 15 giorni – spiega Castronovo -. Direi che alla fine in questa situazione nell’isola sono almeno 150 comuni, con una popolazione tra 1,5 milioni e due milioni di abitanti, diciamo un terzo del totale”.

Cosa hanno fatto gli ambientalisti

In questo scenario drammatico, cosa sono riusciti ad ottenere gli ambientalisti? “Noi abbiamo sempre denunciato questa situazione, che purtroppo si è aggravata anche per i cambiamenti climatici – risponde il presidente -. Ormai non piove da 12 mesi con la densità e la frequenza degli anni precedenti. 

“Possiamo solo sperare nella pioggia”

"Da domani scatta un piano anche per Palermo, ormai diversi quartieri sono serviti una volta a settimana – ricorda Castronovo -. E si dovrebbe mettere mano finalmente al monitoraggio dei pozzi, un compito che spetta a Regione e Comuni. Perché c’è una situazione di oligarchia, tra disperazione e speculazione. Siamo alla guerra tra poveri, l’abusivismo dei prelievi è una realtà”.

“Comunicazione contro gli sprechi”

Infine, per Legambiente servirebbe “una campagna di comunicazione decisa contro gli sprechi”.