Palermo, 16 aprile 2024 - Siccità, in Sicilia i numeri sono drammatici. Se non pioverà, centinaia di migliaia di persone sono a rischio razionamento, acqua dimezzata negli invasi. Conseguenze dunque pesantissime non solo per gli usi potabili ma anche per l’agricoltura e in particolare per il grano.
In un centinaio di comuni divisi nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani è stata ridotta la fornitura di acqua potabile tra il 10% e il 45%. Quest’azione è stata decisa proprio per scongiurare i razionamenti.
Le azioni decise da Amap
Gli invasi che servono per fornire le tubature a Palermo e nella provincia sono al 50%. E l’Amap, la società che gestisce l’acquedotto, ha fatto scattare il piano di emergenza e ha abbassato la pressione nelle condotte. C’è paura tra gli operatori per la prossima stagione turistica. Per potere arrivare a fine anno la Sicilia deve recuperare 180 milioni di metri cubi d’acqua, la metà delle risorse idriche necessarie per una gestione ordinaria annuale, ha certificato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci. La Regione siciliana ha trasmesso alla Protezione civile un elenco di 52 opere da realizzare. “Spero che ci siano i progetti esecutivi - ha detto Musumeci - Vedremo di trovare le coperture finanziarie almeno per i primi dieci interventi”. Il governo di Renato Schifani ha inoltrato a Roma la richiesta dello stato di calamità per la siccità.
Cabina di regia della Regione per l’emergenza
Schifani intanto ha formato la cabina di regia per l’emergenza idrica. La struttura è guidata dallo stesso governatore e coordinata dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina.
E la Regione ha anche diffuso un vademecum delle azioni e buone pratiche per il risparmio idrico potabile e la riduzione dei consumi.
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