
Andrea Sempio torna nell’inchiesta per una nuova perizia: tracce genetiche sotto le unghie della vittima. I difensori: "È sconvolto". La madre della 26enne: "Lo abbiamo appreso dalla tv, nulla da dire".
di Gabriele Moroni e Stefano Zanette
GARLASCO (Pavia) È "straleggibile" la traccia genetica sulle unghie di Chiara Poggi: un risultato radicalmente, clamorosamente diverso da quello emerso circa 8 anni fa, quando la traccia era stata giudicata indecifrabile. La nuova consulenza, basata sulle tecniche più avanzate di indagine genetica, è stata depositata da Antonio De Renzis e Giada Bocellari, difensori di Alberto Stasi (che sconta una condanna definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara, il 13 agosto del 2007, a Garlasco).
Un primo, eclatante risultato: la Procura di Pavia ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, 37 anni, un nome già entrato e uscito dall’inchiesta. Ipotesi di reato omicidio volontario "perché con il concorso di altri soggetti o con Alberto Stasi (già giudicato separatamente), cagionava la morte di Chiara Poggi, colpendola al capo e al volto con reiterati colpi inferti con un corpo contundente così determinando la lacerazione dell’encefalo, la contestuale frattura con sfondamento del cranio (...) e numerose lesioni contusive al capo e al viso, lesioni dalle quali derivava la morte della persona offesa".
Una traccia genetica chiara, utile, da cui può essere estratto senza problemi un Dna. A chi appartiene? Prima comparazione. Domani mattina Sempio dovrà presentarsi nella sede della ’scientifica’ dei carabinieri, a Milano, per rilasciare il campione salivare ed essere sottoposto a tampone. Gli esami sono stati disposti in maniera coattiva dal gip di Pavia, perché Sempio aveva rifiutato l’assenso al prelievo dopo avere ricevuto l’informazione di garanzia.
De Renzis e Bocellari si sono affidati al genetista tedesco Lutz Roewer, dell’Università di Berlino, e a Ugo Ricci, genetista forense presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi a Firenze. Secondo alcune fonti, una consulenza disposta dalla Procura di Pavia avrebbe confermato che sotto le unghie di Chiara Poggi, in più punti, erano presenti tracce di Dna riconducibili a Sempio. La Procura sarebbe tornata ad approfondire la posizione di Sempio che per la mattinata del delitto aveva fornito lo scontrino di un parcheggio di Pavia.
La consulenza di Roewe e Ricci, frutto di tre anni di lavoro, è stata depositata prima dell’estate scorsa. Un primo gip aveva negato la riapertura di un fascicolo già archiviato. La Procura aveva fatto ricorso alla Cassazione, che aveva accolto l’istanza. Un secondo gip aveva riaperto il fascicolo.
Andrea Sempio, amico di Marco, fratello minore di Chiara Poggi, nel dicembre 2016 si era ritrovato indagato per l’omicido della 26enne. Secondo la relazione firmata dal biologo forense Pasquale Linarello, consulente della difesa di Stasi, esisteva una perfetta compatibilità del profilo del cromosoma Y trovato sull’unghia del quinto dito della mano sinistra di Chiara Poggi con il profilo genetico del cromosoma Y di Sempio. La perizia affidata dal gip di Pavia al genetista Francesco De Stefano aveva però concluso che il materiale genetico era troppo scarso e degradato per essere utilizzato. Andrea Sempio si proclama innocente. "È allibito e sconvolto", dice il difensore Massimo Lovati. Rita Preda, la madre di Chiara Poggi, è quella di sempre, forte: "Lo abbiamo sentito dal telegiornale. Al momento non abbiamo niente da dire. Cerchiamo di portare avanti una vita normale. Chi non c’è più ci mancherà sempre".