Sabato 24 Agosto 2024
GABRIELE MORONI
Cronaca

Il giallo di Sharon Verzeni. La pressione dei carabinieri sul fidanzato Sergio Ruocco: in caserma due volte in poche ore

Bottanuco, il compagno della 33enne uccisa a coltellate a Terno d’Isola parla dopo essere stato convocato una prima volta al mattino: “Vado e torno. Anche domani mattina sono là. Perché? Me lo diranno domani”

Sergio Ruocco di ritorno da Bergamo

Sergio Ruocco di ritorno da Bergamo

Terno d’Isola (Bergamo) – Alle 10.05 Sergio Ruocco arriva in via Adda 54 a Bottanuco, dove è ospite dei genitori di Sharon Verzeni. Arriva dopo essere stato in caserma, al comando provinciale dei carabinieri per la notifica di alcuni atti amministrativi connessi alla attività di indagine degli ultimi giorni. Anche questa mattina, dopo la lunga e complessa giornata di ieri. Oggi però è rimasto poco, forse qualche minuto in più di un quarto d’ora. 

Poche parole con i cronisti

Sergio Ruocco risponde in modo molto sintetico alle domande dei cronisti appostati fuori dalla casa dei genitori di Sharon Verzeni.

Ruocco, cos’è successo?

“Quello che succede tutti i giorni. Vado e torno. Anche domani mattina sono là”

Anche domani che è domenica?

"Sì, eh...”

In caserma o a casa?

"Da tutte e due le parti”.

Le hanno spiegato il perché?

"Me lo spiegano domani”.

Si sente un po’ sotto pressione?

Risponde sollevando le spalle.

È stata breve questa mattina…

"Questa mattina ci siamo salutati”

Anche oggi dai carabinieri?

"Anche oggi pomeriggio e domani”

Pensa di farsi assistere da un legale?

“Io non mi faccio assistere da nessun legale”.

Il ritorno al comando nel pomeriggio

Verso le 11.15 l’uomo si allontana sull’auto insieme al suocero, che precisa: “Sergio è andato a firmare il verbale di ieri”. Alle 12.30 il rientro, sempre a bordo della Punto del papà di Sharon. 

La scena del mattino, si ripete all’incontrario nel pomeriggio: intorno alle 15.30 Ruocco parte a bordo di un’Audi A4 grigio scuro (guidata da un carabiniere in borghese) di nuovo alla volta del comando provinciale dei carabinieri di Bergamo. Per cosa? “Formalità doverose legate all’attività di indagine in corso” è la risposta degli ambienti investigativi. Alle 16.30 esce con la stessa auto con cui è arrivato e fa ritorno a casa.  La sensazione è quella di una 'pressione' da parte degli investigatori, anche se viene ribadito in continuazione il suo status di non indagato. “Non ho bisogno di un avvocato" assicura a chi domanda se non sarebbe meglio tutelarsi affidandosi a qualcuno che lo accompagni anche senza che eventuali sospetti sul suo conto vengano formalizzati”.

L'auto con a bordo Sergio Ruocco mentre entra al comando dei carabinieri a Bergamo
L'auto con a bordo Sergio Ruocco mentre entra al comando dei carabinieri a Bergamo

Sentiti gli abitanti della via del delitto

Nel frattempo, i carabinieri di Bergamo proseguono nella raccolta di testimonianze anche degli abitanti di via Castegnate a Terno d'Isola dove è stata uccisa Sharon Verzeni. È stato sentito nel pomeriggio anche un giovane che abita nella via la cui testimonianza non si sarebbe rivelata utile così come quella del 'sosia’ di Johnny Depp, Fabio Delmiglio che ha raccontato di aver conosciuto Sharon alcuni giorni prima del delitto ma non sarebbe stato in grado di fornire particolari utili. 

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Le indagini

Sono giornate intense per il compagno di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi mentre camminava in via Castagnate a Terno d’Isola. Ieri ieri, il 37enne è stato riaccompagnato nella villetta dove viveva da tre anni con la compagna. Insieme a lui i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo e la Scientifica. Poi, il ritorno in caserma, dove Ruocco – che non è indagato – si è trattenuto fino alle 14.50 per partecipare ad attività investigative che richiedevano la sua presenza. Verso le 17.30 il rientro a Bottanuco, a casa dei genitori di Sharon.