Venerdì 16 Agosto 2024

Sharon Verzeni, test del Dna a chi abita nella via dell’omicidio. Ancora al vaglio i filmati delle telecamere

Nel frattempo, il Ris di Parma sta analizzando gli abiti indossati dalla 33enne e le tracce trovate sul suo corpo. Interrogati il fidanzato Sergio Ruocco e il padre di lui, Mario

Sharon Verzeni, continuano le indagini sull'omicidio della 33enne avvenuto a Terno d'Isola nella Bergamasca

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Bergamo, 15 agosto 2204 – Resta ancora un mistero l’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate, nella notte tra il 29 e il 30 luglio, a Terno d’Isola, nella Bergamasca, dopo essere uscita di casa per fare una passeggiata. Ma le indagini proseguono a ritmo serrato: gli investigatori puntano anche sulla carta degli esami scientifici e delle tracce biologiche.

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E così, mentre il Ris di Parma sta analizzando gli abiti indossati dalla giovane e le tracce trovate sul suo corpo, gli investigatori hanno iniziato a profilare il Dna di diversi abitanti della cittadina bergamasca, in particolare quelli che abitano in via Castegnate, dove è avvenuto il delitto. “Hanno fatto il test del dna a mia moglie e anche io mi sono sottopostoquando me l'hanno chiesto - ha riferito uno degli abitanti all'Eco di Bergamo - Per il test siamo andati in caserma. Nessun problema, non abbiamo nulla da nascondere. Anzi, ben vengano questi controlli”.

Le profilazioni continueranno anche nei prossimi giorni, una procedura che non può non far venire in mente il caso di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa nel novembre 2010 e ritrovata cadavere tre mesi dopo in un campo a Chignolo d'Isola (solo tre chilometri da Terno), in cui vennero profilati oltre 22 mila dna per arrivare all'identità del suo assassino. Caso per cui venne condannato Massimo Bossetti

Per il momento la Procura indaga per l’omicidio senza nessuno iscritto nel registro degli indagati. Il fidanzato della vittima, Sergio Ruocco, 37 anni, è stato nuovamente sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti. L’uomo ha ripetuto quello che aveva già detto: quando è avvenuto il delitto lui si trovava nel letto di casa sua. Un alibi giudicato attendibile dagli inquirenti e confermato dalle telecamere dei vicini di casa, che hanno ripreso soltanto Sharon uscire di casa attorno a mezzanotte e poi nessun altro.

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Insieme a lui, anche se in una stanza diversa, è stato sentito suo papà, Mario Ruocco: “Mi hanno chiamato alle due del pomeriggio, che sarebbe stata roba di cinque minuti. Invece siamo stati in caserma a Bergamo dalle tre alle nove di sera. Mi hanno chiesto della mia vita, il matrimonio, il periodo da sposato, il divorzio, i tre figli, Sergio, Sharon, le amicizie che avevano”.

Nel frattempo gli investigatori continuano a visionare i filmati delle telecamere della zona di via Castegnate a Terno d'Isola, anche quelli delle due serate precedenti all'omicido. In questo modo gli inquirenti vogliono capire se effettivamente la donna facesse sempre quello stesso tragitto e se la passeggiata serale, anzi notturna, fosse davvero un'abitudine come evidenziato dal compagno Sergio Ruocco e dagli altri parenti, per capire se l'assassino fosse in qualche modo a conoscenza delle sue abitudini.