Terno d’Isola (Bergamo), 21 agosto 2024 – Sono ormai passate tre settimane dalla morte di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate mentre camminava da sola, nella notte tra il 29 e 30 luglio scorso, in via Castagnate, a Terno d’Isola, nella Bergamasca. E le indagini proseguono a ritmo serrato: chi ha commesso l’omicidio e perché? Si scava nella vita privata della vittima alla ricerca di un indizio che possa portare a una svolta. Le varie piste emerse, si sono al momento rivelate infondate o inconsistenti.
Due giorni fa sono stati convocati in caserma la sorella maggiore di Sharon, Melody, e il fratello minore Christopher. Ieri, invece sono stati ascoltati per quasi 7 ore il padre Bruno Verzeni e la madre Maria Teresa Previtali, come persone informate sui fatti. All’uscita non hanno rilasciato dichiarazioni.
Questa mattina, è stato il turno di Maria Rosa Sabadini, la mamma del fidanzato della 33enne, Sergio Ruocco, che intorno alle 9.30 è arrivata alla caserma dei carabinieri di Bergamo, dove è rimasta fin verso mezzogiorno: quasi tre ore di interrogatorio. E, nel pomeriggio, è toccato agli zii della 33enne che non erano mai stati sentiti.
Ieri la donna si è sfogata ai microfoni di Pomeriggio Cinque News: “Chi ha visto qualcosa si faccia avanti. Ci stanno rovinando la vita a tutti”. La donna ha poi ribadito la fiducia nel figlio: “I sospetti su mio figlio? Avrei messo la mano sul fuoco per lui. Spero che prendano il colpevole”. La madre di Sergio, che al momento sarebbe "molto taciturno”, ha ricordato Sharon come una ragazza riservata: “Per farla parlare bisognava chiederle le cose, allora parlava”. E ancora: “Era una bella coppia, spero che prendano al più presto il colpevole”. Riguardo Scientology: “Sergio non ci aveva detto niente. A cena, una settimana dopo che era successa la cosa, Mirko - il fratello - l'ha scoperto e allora gliel'abbiamo chiesto”.
“Non li ho mai sentiti litigare”, ha sottolineato Stefano Ruocco, fratello di Sergio, sempre alla trasmissione di Canale 5. E ha raccontato: “Sergio aveva trovato questa ragazza che riusciva a capirlo e purtroppo è finita male. Sharon l'abbiamo conosciuta quattro-cinque anni fa, quando abbiamo iniziato a incontrarla con i familiari, veniva a cena o a pranzo, a fare il Natale e il Capodanno. Io mi sono fatto l'idea che potrebbe essere qualcuno che bazzicava nel bar dove lavorava che magari voleva conoscerla e avere rapporti con lei”
Ruocco, 37 anni, aveva dichiarato ai carabinieri che quando è avvenuto il delitto lui si trovava nel letto di casa sua. Un alibi giudicato attendibile dagli inquirenti e confermato dalle telecamere dei vicini di casa, che hanno ripreso soltanto Sharon uscire di casa attorno a mezzanotte e poi nessun altro. La famiglia dice che è distrutto, va avanti ad “alti e bassi” e, dice la madre, “si chiude ancora in se stesso”.