di Elena G. Polidori
È il suo vero pallino di sempre, quello di ricostruire un "grande centro politico", ma fino a oggi Matteo Renzi non ha avuto grande fortuna su questo fronte, ma ora ci riprova. Di ieri il suo annuncio, da Milano, che Italia Viva correrà alle Europee 2024 "con il brand “Il Centro“" e il suo leader, appunto Matteo Renzi, oggi senatore, si candiderà nella lista del Nord Ovest invitando "tutto il gruppo dirigente di Italia Viva a mettersi in gioco. Lo faccio non perché alla ricerca di una ulteriore riga del mio curriculum, ma per affermare che bisogna dare una sveglia all’Europa altrimenti si va tutti a casa. L’Europa rischia di saltare. Penso sia fondamentale che nei prossimi nove mesi si vada a chiedere il voto di chi non vuole lasciare l’Europa nelle mani dei sovranisti alla Le Pen e dei populisti di sinistra".
Il progetto de "Il Centro" aspira a "prendere voti sia a Forza Italia che al Pd, questa volta c’è un pertugio, fatevelo dire da chi un po’ di politica ne mastica". Affermazione che ha creato non pochi malumori soprattutto in Forza Italia, dove il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha commentato caustico: "Le Europee saranno il suo capolinea. Il suo partito è “Italia viveva“". Fuori dall’orizzonte renziano anche l’ex alleato Carlo Calenda: "Sono molto colpito dall’atteggiamento di Calenda e Azione perché avevamo deciso di fare una federazione e loro hanno lasciato le cose a metà. Da parte mia c’è pieno rispetto, ma io ho una scommessa, che è quella europea", dice Renzi. Resta invece l’incognita sulla possibile candidatura di Letizia Moratti, già candidata civica del Terzo polo alle Regionali: secondo Renzi, sarà lei a dover dire se è interessata al progetto. Così Calenda: "In bocca al lupo per la candidatura e buona strada a “Il Centro“ qualunque cosa sia". Alla domanda se ci fosse la possibilità di riaprire un dialogo con Azione Renzi ha risposto: "Mi pare che Calenda abbia escluso questa possibilità. La sua è una posizione che merita rispetto, l’alternativa è una telenovela inspiegabile".
Ma che cosa sarà esattamente "Il Centro"? "Non saremo soli – ha spiegato ancora Renzi – abbiamo nove mesi per mostrare il nostro percorso. Se fa un risultato come credo quello che sarà, sarà decisivo per dare le carte. Non importa prendere il 41%, basta molto meno. C’è uno spazio politico affascinante. È un pertugio nel quale infilarsi, il punto è dare rappresentanza a un popolo che altrimenti rischia di svanire il sogno europeo". Quanto a chi vincerà le prossime Europee, Renzi ha detto di "scommettere su una maggioranza tra il Ppe e i socialisti senza Alternative für Deutschland, Vox o gli estremisti di sinistra". L’obiettivo, dunque, "è avere la stessa maggioranza che c’è stata adesso portando il nostro contributo con la nostra famiglia". In ultimo, un giudizio sul governo Meloni. Che "sta fallendo, è in retromarcia e l’opposizione è in folle infatti, invece di incalzare i ministri sui contenuti, pensa al referendum sul Jobs Act. Ho sfidato Elly Schlein a un dibattito. Non ho ricevuto risposta".
E, da Palazzo Chigi, nonché da Fratelli d’Italia, filtra la notizia di un accordo raggiunto per portare la soglia di sbarramento alle Europee dal 4 al 3%... L’ideale per un piccolo partito, anche se Raffaella Paita (coordinatrice nazionale di Italia viva) replica: "La soglia rimanga al 4%".