Roma, 1 ottobre 2018 - La tragedia di Apricale - dove ieri un ragazzo di 19 anni è stato ammazzato da un cacciatore che lo ha scambiato per un cinghiale - ha risvegliato la polemica politica sulla caccia. Appena martedì scorso la leader degli animalisti Michela Vittoria Brambilla ha presentato alla Camera una serie di iniziative per limitare la caccia, in attesa di poterla di fatto abolire. Ma ora interviene anche il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa.
L'idea,annunciata al Corsera, è di lanciare un appello per indurre le Regioni a "cancellare la domenica dal calendario venatorio". Sono infatti le Regioni - in autonomia - a dover decidere i calendari della caccia. E a loro si rivolge il ministro dell`Ambiente: "La cosa più pericolosa - spiega - sono proprio le battute di caccia, e particolarmente le battute di caccia al cinghiale", perché "(...) i cacciatori tendono a sparare quando vedono qualcosa muoversi".
Secondo il ministro Costa "questo appello alle Regioni è l'intervento più immediato che posso fare, ma adesso formalizzerò anche un appello al Parlamento perché si diano da fare per modificare la legge sulla caccia". Le associazioni animaliste parlano di 400-500 milioni di animali selvatici all`anno uccisi nella stagione venatoria. in Parlamento sono depositati diversi disegni di legge per modificare l`attuale normativa della caccia e tutti sono in termini restrittivi, proprio come ha in testa il ministro Costa. Che però conclude: "So che quello della modifica della legge è un iter necessariamente lungo. Le Regioni invece se vogliono possono proibire subito di sparare durante le battute di caccia la domenica, già domenica prossima. Ed evitare altre tragedie".
CHIAMPARINO: FA IL DECRETO - Il governatore del Piemonte risponde così all'appello del ministro: "Un suggerimento non richiesto al ministro Costa: faccia un decreto che diventi immediatamente esecutivo, le ragioni d'urgenza mi pare non manchino. Da parte mia posso garantire che la Regione Piemonte non farà ricorso di costituzionalità". "Anche perché durante la discussione della nostra legge sulla caccia - aggiunge Chiamparino - questo è stato il punto su cui le opposizioni di destra hanno fatto ostruzionismo, obbligandoci, per salvare il resto della legge, ad accettare il compromesso, e ricordo che alla testa delle manifestazioni c'erano fra numerosi parlamentari della destra, l'attuale capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari. Abbiamo salvato le domeniche di settembre, rinunciando alle altre, perché era l'unico modo per far approvare la legge che contiene notevoli punti innovativi per la tutela della fauna selvatica e per la regolamentazione della caccia".
L'INDAGINE AD APRICALE - I colpi calibro 300 magnum che hanno raggiunto all'addome il povero Nathan Labolani sono stati sparati da un cacciatore di 29 anni residente a Ventimiglia che ha sparato con una Winchester. L'uomo è adesso indagato per omicidio colposo. Gli inquirenti riferiscono che il cacciatore - che ha la 'patente' da due anni - avrebbe scambiato il ragazzo per una preda. Nathan è stato ferito mortalmente sulla parte posteriore sinistra dell'addome: il colpo lo ha passato da parte a parte e è stato mortale. Tutto è avvenuto mentre due squadre di cacciatori, una di Camporosso e l'altra di Perinaldo, stavano partecipando a una battuta al cinghiale. Sul posto sono sopraggiunti anche i carabinieri, i vigili del fuoco e gli uomini del Soccorso Alpino.
SALVINI - Ieri il vicepremier leghista sull'argomento aveva dichiarato: "Quel che posso dire è una preghiera e non si può morire così. Se uno va a caccia e scambia un essere umano per un cinghiale ha dei problemi".