Jesolo, 21 luglio 2019 - Ha deciso di lasciare il paese e chiudere il bar il 33enne che aveva posato sorridente sotto l'epigrafe di Giovanni Mattiuzzo, uno dei quattro ragazzi morti nel tragico incidente della settimana scorsa a Jesolo. A riportarlo è il Gazzettino di Venezia, a cui il giovane ha detto che ha già allontanato la famiglia per il timore che potesse succedere qualcosa. Troppo pesanti le minacce, giunte da tutta Italia, per far finta di niente.
Nelle ore che seguirono i funerali e che dovrebbero essere dedicate al ricordo e al cordoglio, il nome di Giovanni era tornato sulle cronache locali. Tutto è cominciato quando quando un giovane ha pensato bene di scattarsi un selfie sotto l'epigrafe di Mattiuzzo: le mani appoggiate sul petto e un ghigno sorridente. La foto, pubblicata su Facebook, è stata poi rilanciata dalla sorella di Giovanni, che non ha gradito e condannato pubblicamente il gesto in un post.
La notizia diventa virale sul web e arriva alle orecchie di tre soggetti, ancora ignoti, che decidono di passare alle mani. Il 33enne viene così pestato per una sorta di regolamento di conti. Lui, contattato dai media, ha sostenuto di non essersi accorto dell'epigrafe, e di aver chiesto scusa.