Roma, 25 giugno 2019 - La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha deciso di non applicare la misura provvisoria che richiede lo sbarco in Italia dei migranti da 12 giorni sulla Sea watch 3. Nella decisione, tuttavia, la Corte fa sapere che "conta sulle autorità italiane affinché continuino a fornire l'assistenza necessaria alle persone a bordo, che sono vulnerabili a causa della loro età o delle loro condizioni di salute".
Esulta il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Anche la Corte Europea di Strasburgo conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell'Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi. Indietro non si torna", dice il capo del Viminale commentando la decisione della Cedu.
L'APPELLO DEI MIGRANTI - Intanto dalla Sea Watch arriva l'ennesimo grido d'allarme. "Siamo stanchi, siamo esausti. Fateci scendere", dice uno dei migranti in un video, pubblicato da Forum Lampedusa Solidale. "Immaginate come deve sentirsi una persona che è scappata dalle carceri libiche e che ora si trova sui, costretta in uno spazio angusto, seduta o sdraiata senza potersi muovere. Inevitabilmente rischia di sentirsi male - spiega l'uomo - Non ce la facciamo più, la barca è piccola e non possiamo muoverci. Non c'è spazio. L'Italia non ci autorizza a sbarcare, chiediamo il vostro aiuto, chiediamo l'aiuto delle persone a terra. Pensateci perché qui non è facile".
Anche la portavoce di Sea Watch Italia Giorgia Linardi ha parlato delle condizioni di salute dei 42 migranti sulla nave che al momento si trova al confine con le acque territoriali italiane, a 16 miglia circa dall'isola di Lampedusa. "Le persono sono sempre più debilitate - ha detto - La temperatura durante il giorno è alta, le persone sono sul ponte al caldo, la notte dormono sul ponte: non siamo su una nave da crociera. E' preoccupante lo stato psicologico di queste persone, scoraggia molto: hanno capito questi migranti di non esser voluti. Il nostro paese sta trattando queste persone come bestie: e lo sta facendo anche l'Europa".
LINEA DURA - Dichiarazioni che però non hanno impietosito Salvini. "La Sea Watch in Italia non ci arriva, possono stare lì fino a Natale. In 13 giorni se avessero avuto veramente a cuore la salute dei migranti sarebbero andati e tornati dall'Olanda", sono state le parole del ministro dell'Interno, che ha ribadito che non consentirà alla nave di entrare in acque italiane aggiungendo che "l'Italia non si fa dettare la linea da una ong che non rispetta le regole". "Tengono in ostaggio da 13 giorni 42 persone, la loro è una provocazione politica. Non aiutano nessuno, anzi, sono inqualificabili - aggiunge - Anche l'ambasciata olandese ha un atteggiamento curioso, riconosce che abbiamo ragione ma dice che non è un problema loro".
E infine: "Qualunque sia la decisione di Strasburgo, la nostra linea non cambia. È una nave olandese di una ong tedesca, il problema lo risolvano Berlino e Amsterdam".