Martedì 13 Agosto 2024
MATTEO
Cronaca

Scuole di vita (e di medaglie) spesso ignorate

L'Italia provinciale, spesso dimenticata, è il trampolino per il successo internazionale di atleti come Alice D'Amato, Alice Volpi e Tommaso Marini, dimostrando che la provincia è un'importante palestra per la crescita e il successo.

Scuole di vita (e di medaglie) spesso ignorate

L'Italia provinciale, spesso dimenticata, è il trampolino per il successo internazionale di atleti come Alice D'Amato, Alice Volpi e Tommaso Marini, dimostrando che la provincia è un'importante palestra per la crescita e il successo.

Massi

Provinciali a chi? C’è una parte dell’Italia di cui per quattro anni ci si dimentica quasi dell’esistenza. È la provincia laboriosa (non solo per gli insediamenti industriali) ma che non è certo una gabbia per restare intrappolati senza mai affacciarsi sul mondo. Anzi, è il trampolino per il grande salto. Peccato che ci ricordiamo di Desio, Brescia e Jesi, ogni volta che finisce un’Olimpiade e andiamo a contare le medaglie. Se si utilizzasse un parametro economico si parlerebbe di distretti, ma sarebbe riduttivo, perché le campionesse e i campioni non si costruiscono, ma si crescono. Quelle mura – vecchie o ritinteggiate – sono delle palestre di vita, in cui imparare a gestire emozioni, panico e perfino insuccessi, ma anche a inseguire i sogni. Sogni che spesso si avverano. A Brescia c’è Brixia, quarant’anni di attività, nel 1984 sembrava una scommessa e invece anche dopo Vanessa Ferrari (costretta saltare le ultime Olimpiadi), il ricambio generazionale nella ginnastica artistica non s’arresta nel percorso verso le medaglie. Come è successo con Alice D’Amato (partita da Genova quando era una bambina per Brescia), oro a Parigi con gli applausi della divina Simone Biles. Le chiamano Fate. Come a Desio dopo gli ultimi due anni tormentati (tra inchieste e denunce) continuano a volare le Farfalle che a Parigi come a Tokyo sono salite sul podio della ritmica. Anche lì storie di ragazze che hanno lasciato gli affetti, per inseguire un sogno e prenderselo. E che dire di Jesi, il PalaSolazzi dovrebbe essere monumento nazionale, e anche quest’anno che i tempi sono stati meno esaltanti per il fioretto, sono arrivate comunque due medaglie con Alice Volpi (che si è spostata dalla Toscana per allenarsi nelle Marche) e Tommaso Marini. Tre realtà che sono la forza di un Paese che sa essere davvero – come si diceva un tempo – glocal. Con i piedi ben piantati a terra in provincia e la testa e i muscoli proiettati a conquistare il mondo.