Roma, 25 maggio 2020 - Le scuole riaprono a settembre, in sicurezza per gli 8,3 milioni di studenti italiani. Lo ha ripetuto anche stasera a La7 la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Ma una novità c'è, sul fronte della scuola, oltre all'ok ai concorsi per i precari su cui è stata trovata la quadra la notte scorsa.
In sostanza si tornerà in classe dall'infanzia alle medie, perché, specifica Amanda Ferrario, della task force, "i bambini della scuola dell'infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità".
Lezioni a distanza alle superiori
Diversa la situazione alle superiori: qui i ragazzi sono più grandi e quindi la possibilità di intervallare un tempo in presenza e un tempo di didattica a distanza è possibile. Quindi per loro la Dad ci sarà ancora, quanto meno nella prima parte dell'anno nella quale le misure di distanziamento in ambienti, che sono antichi o piccoli, non si prestano a poter ospitare tutti gli studenti.
L'orario s'accorcia, in classe scaglionati
Tra le linee fornite dal Comitato di esperti per la riapertura delle scuole presieduto da Patrizio Bianchi, la ridefinizione dell'unità oraria che non deve essere necessariamente di 60 minuti (si era parlato di mini lezioni da 45 minuti), in modo tale da poter garantire il tempo scuola a tutti; fare entrare i ragazzi in maniera scaglionata durante l'arco della giornata e non tutti alle otto; utilizzare per le lezioni non soltanto le aule ma anche parchi e giardini, gli oratori messi in sicurezza con le necessarie precauzioni, le strutture dei comuni. Le scuole, inoltre, possono fare accordi per progetti con gli enti locali per integrare la didattica: più musica più sport più cinema e teatro e più arte. Più in generale il Rapporto con le indicazioni per la ripartenza punta a fare leva sull'autonomia spinta delle scuole - nei diversi territori saranno possibili soluzioni diverse - con accordi con gli enti locali, con i mezzi di trasporto e l'utilizzo del terzo settore per poter garantire più tempo scuola fisico soprattutto ai bambini della scuola di primo ciclo.
Azzolina e gli insulti social
Ospite di Enrico Mentana su La7, ma ministra parla anche degli insulti ricevuti sui social. "È mortificante perché gli insulti sessisti sono arrivati da educatori, e mi chiedo come faccia un insegnante che scrive quelle cose, che etichetta una donna per il rossetto rosso, a educare gli studenti a non essere cyberbulli? Chi agisce così non è un educatore".
Esame di maturità, ultime notizie
Quanto ai maturandi, la ministra si sbilancia: "L'esame di maturità sarà fatto in sicurezza. Gli studenti hanno lavorato tanto, in una situazione complessa. La scuola non deve lasciare indietro nessuno. Il diritto all'istruzione è sancito dalla Costituzione e io penso che gli studenti faranno bene". Azzolina ricordato che l'esame "sarà semplificato, ci sarà solo l'orale. Gli studenti porteranno un elaborato sulle materie di indirizzo e poi, spero che parlino di come hanno vissuto il coronavirus nella parte che riguarda cittadinanza e costituzione. L'esame di terza media sarà online, con la discussione di un elaborato. Ripeto, entrambi saranno in sicurezza"