“Affermare l’autorevolezza dei docenti è il mio primo obiettivo”. Lo aveva dichiarato lunedì, proprio sulle pagine del QN, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, commentando la brillante promozione - con nove in condotta - per i due studenti di Rovigo che avevano sparato proiettili di gomma alla loro prof, nel corso di una lezione.
Lo ha ripetuto martedì, il Ministro, a margine di un incontro con i tecnici e gli esperti del tavolo di lavoro convocato sul bullismo. “Al fine di ripristinare la cultura del rispetto - ha dichiarato - affermare l’autorevolezza dei docenti e riportare serenità nelle scuole, abbiamo deciso di intervenire su tre direttrici”. Gli interventi stabiliti dal Ministro riguarderanno, in particolare:
- il maggior peso del voto in condotta nelle scuole secondarie
- l’inasprimento della sospensione
- l’istituzione dei lavori socialmente utili per gli studenti sospesi
La prima ‘direttrice’ della riforma: il voto in condotta
Il voto assegnato per la condotta sarà riferito a tutto l’anno scolastico: nella valutazione si dovrà dare particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti di insegnanti, personale scolastico e altri studenti. Tornerà anche nelle scuole medie la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media (diversamente da quanto previsto dalla riforma del 2017). Il voto in condotta inciderà, inoltre, sui crediti per l’ammissione all’esame di maturità. Se la normativa prevede ora che la bocciatura, a seguito di un 5 in condotta, sia attuata esclusivamente in presenza di gravi atti di violenza o di commissione di reati; con la riforma si stabilisce che l’assegnazione del 5 - e della conseguente bocciatura - potrà avvenire anche a fronte di gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto. Nelle scuole superiori, l’assegnazione di un 6 in condotta genererà un debito scolastico in Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica incentrata su valori costituzionali e sentimento di cittadinanza.
La seconda direttrice: la sospensione
Nel preannunciare i contenuti della seconda ‘direttrice’, il Ministro parte dal presupposto che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, si sia dimostrata inefficace. Con la riforma, la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporterà “più scuola e più impegno", ha dichiarato Valditara. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe - di riflessione e approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno portato al provvedimento. Il percorso si concluderà con la produzione di un elaborato critico su quanto si è appreso, che sarà valutato dal consiglio di classe. In caso di sospensione superiore a 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale in strutture convenzionate.
Terza direttrice: lavori socialmente utili anche dopo il rientro in classe
Sempre nel caso di sospensione superiore a 2 giorni, se il consiglio di classe lo riterrà opportuno, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità. Un provvedimento pensato per stimolare ulteriormente e verificare la reale maturazione e responsabilizzazione dello studente rispetto al gesto compiuto.