Roma, 19 agosto 2020 - Obbligo di mascherina in classe per tutti gli studenti sopra i 6 anni. La mascherina potrà essere abbassata se chiamati per essere interrogati, oppure in altri casi come durante il pranzo a mensa oppure durante le ore di educazioni fisica, ma l'indicazione è quella di usarla. Ha deciso così il Comitato tecnico-scientifico (Cts), tornando di fatto indietro rispetto alla prima valutazione. Come puntualizzato dal coordinatore del Cts Agostino Miozzo, che oggi con il Comitato ha tenuto un incontro e poi ha avuto un faccia a faccia con la ministra per l'istruzione Lucia Azzolina, delle condizioni particolari per l'applicazione di questa regola ci saranno, come ad esempio l'uso o meno della mascherina per un ragazzo o ragazza non udente, oppure per un bambino con difficoltà neurologiche o psicologiche.
Sul tema dei contagi, che "sicuramente ci saranno - ha detto Miozzo -, in quanto nelle nostre scuole ci sono otto milioni di studenti e 2 milioni di persone di insegnanti e personale che lavorano nei nostri istituti, è impensabile che non ci sia un caso. Questa è quasi una certezza", sarà valutato il contesto e la situazione della scuola colpita, così da capire se dovrà essere messa in quarantena l'intera classe, oppure se sarà tutto l'istituto a dover rispettare lo stesso regime di quarantena. "Questo sarà discusso con le strutture sanitarie locali e con il dirigente didattico e di volta in volta verrà studiata la soluzione più opportuna".
"La ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre - sottolinea il Cts in un comunicato diffuso in serata - rappresenta una priorità assoluta per il Paese". Nella riunione di oggi è invece stato confermato il precedente parere del Comitato del 12 agosto, in cui si sottolineava che la misura del distanziamento fisico, inteso come distanza minima di un metro tra gli alunni. Anche oggi "è stato ribadito l'obiettivo di garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale. Sono in atto misucre per identificare percorsi che disciplinino le entrate e le uscite degli studenti, nonché i movimenti all'interno degli istituti, in maniera da evitare assembramenti", spiega il Cts.
Il confronto fra i rappresentanti dei Ministeri, quelli di Inail, di Istituto superiore di Sanità e Regioni, coordinatamente con l'intero Comitato Tecnico- Scientifico, ha portato anche "alla finalizzazione di documenti puntuali, che saranno a breve resi pubblici, che rigorosamente permetteranno ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti per l'emergenza Covid-19 da loro nominati di gestire nella maniera più efficace l'eventuale identificazione di soggetti, siano essi studenti o personale scolastico, che risultino essere contagiati. Si è lavorato per un attivo coinvolgimento sia dei pediatri di libera scelta che dei medici di medicina generale, i quali saranno chiamati assieme ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie locali a garantire ottimale supporto alle scuole e gestione, secondo le normative vigenti, dei soggetti infettati".
Incontro Anci, Upi e Arcuri
Sempre oggi si è tenuto anche l'incontro fra Anci, Upi (presidi) e il commissario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri. Sul tavolo di discussione non solo il tema dei banchi. Si è partiti però proprio dalla questione banchi e dalla distribuzione da effettuare in Italia. I banchi monoposto saranno distribuiti a partire dal 7-8 settembre sulla base delle richieste fatte dagli istituti e andrà avanti fino a tutto ottobre. Le imprese vincitrici della gara europea che non consegneranno i banchi nelle tempistiche previste, saranno sanzionate.
Capitolo test sierologici: alle Regioni ne saranno consegnati 2 milioni. La somministrazione è rivolta a insegnanti e personale delle scuole che vorranno farla. Il via allo screening è previsto per il 24 agosto. Sul tema dei test sierologici, monta la polemica con i sindacati che accusano il Ministero e le Asl di aver affidato questo delicato compito alle scuole: "L'onere di gestione in proprio la prenotazione dei test non può essere lasciata alle scuole e ai presidi". Presidi che in questo periodo sono già impegnati con il reperimento di nuovi spazi in vista dell'apertura dell'anno scolastico, ma anche con il controllo delle domande relative alle supplenze.
Alle preoccupazioni dei presidi, ha così risposto il Cts: "Le preoccupazioni dei dirigenti scolastici per eventuali responsabilità non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla Legge 40 del 5 giugno 2020. Ad essi e a tutto il personale scolastico, docente e non - aggiunge il Cts - va anticipatamente il ringraziamento per quanto faranno con la consueta passione e professionalità per la ripresa della scuola".
Arcuri, mascherine e gel igenizzante
11 milioni di mascherine al giorno nelle scuole e 170 mila litri di gel igenizzante la settimana. Questi alcuni numeri espressi dal commissario all'emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione sulla scuola, secondo quanto si apprende da fonti: "Distribuiremo 11 milioni di mascherine gratuite al giorno alla totalità delle scuole del paese per metterle a disposizione di studenti e personale. Distribuiremo 170 mila litri di gel igienizzante la settimana così rispondendo ai 3 requisiti di base: protezione individuale igienizzazione mani e screening: una operazione che pochi paesi hanno attuato molto onerosa", ha detto Arcuri.