Roma, 29 agosto 2020 - Nel mare magnum dell'incertezza che ancora avvolge il ritorno a scuola il 14 settembre, oggi c'è almeno un primo punto fermo. Almeno a livellodi annunci. "Il recupero degli apprendimenti ci sarà, inizierà regolarmente dai primi di settembre (in alcuni casi in presenza, in altri, per il secondo grado, a distanza, a seconda dell'autonoma scelta delle singole scuole) e proseguirà anche durante i prossimi mesi, così come previsto dalle norme che regolano il nuovo anno scolastico, che sono il frutto della gestione del periodo di emergenza sanitaria vissuto dal Paese. Nessun allarme, dunque". Lo fa sapere, in un nota, il ministero dell'Istruzione. Alla quale replica la Rete degli studenti medi: "Nulla di garantito".
Il Miur: "Nessun allarme"
"La precisazione si rende necessaria a causa di titoli di stampa che lasciano presagire il contrario, anche con riferimento al tema del pagamento dei docenti - si leggesempre nella nota -. Su quest'ultimo punto il ministero ha solo ricordato, citando peraltro la normativa vigente, che dall'1 al 14 settembre si potranno avviare i corsi perché i docenti sono già a scuola per l'attività ordinaria. La nota di chiarimento inviata agli istituti ricorda anche che il recupero degli apprendimenti non è 'un mero adempimento formale', ma nasce dalla 'necessità di garantire l'eventuale riallineamento degli apprendimenti' dato il particolare anno scolastico vissuto da marzo a giugno dai nostri ragazzi".
Riapertura scuole: studenti a piedi
La nota chiude: "Alimentare la narrazione del rifiuto dei docenti di svolgere alcune attività o addirittura di presentarsi al lavoro come sta succedendo in questi giorni, crea solo un danno di immagine alla categoria e turba il sereno avvio dell'anno scolastico gia' caratterizzato da numerose novita' dovute all'emergenza sanitaria".
Gli "Studenti medi': "Nulla di garantito"
"Checché ne dica la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, al momento di garantito non c'è nulla". Lo sostiene la Rete degli studenti medi, commentando le rassicurazioni diramate da vialeTrastevere relativamente all'inizio dei corsi di recupero, che dovrebbero partire già dalla prossima settimana. "Ci auguriamo che i corsi prendano avvio", auspica Federico Allegretti, segretario nazionale del sindacato degli studenti, che spiega: "Ogni scuola si sta di fatto organizzando a modo suo", quindi è "impossibile fare una stima" di quanti ragazzi avranno accesso in presenza e quanti ancora con la modalità della didattica a distanza.
Chiamata veloce
Intanto prende il via la "chiamata veloce" dei docenti, la nuova procedura prevista dal decreto sulla scuola approvato a dicembre in Parlamento che consente a chi è in graduatoria, ma non ha ottenuto il ruolo con la normale tornata di assunzioni, di poter presentare domanda in un'altra Regione dove ci sono posti disponibili per ottenere prima la cattedra a tempo indeterminato. Le domande potranno essere effettuate fino alle ore 23.59 del 2 settembre.