Milano, 2 novembre 2023 – Non riesce a credere che qualcuno che conosce possa aver fatto una cosa simile: "Con quella scritta ha detto a tutti “Qui abita un’ebrea”". Non ha sospetti sull’autore: "È talmente spaventoso che non mi viene da pensare a nessuno".
È sicura di non aver mai affrontato con altri condòmini l’argomento della guerra in Israele né prima né dopo l’attacco di Hamas. Ed è "terrorizzata" per lei, per suo marito e "per le mie figlie", tanto che ha subito chiamato i carabinieri per segnalare quanto scoperto dietro il muro di casa sua: oggi stesso si presenterà in caserma per sporgere denuncia. Francesca, nome di fantasia, 51 anni, è un’insegnante italiana di origine ebraica: vive in un palazzo della prima periferia est di Milano che ospita un altro centinaio di famiglie. Ieri pomeriggio si è accorta di una scritta sopra i cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti: una stella di David disegnata con spray rosso, con accanto il numero dell’interno del suo appartamento.
Francesca, quando si è accorta di quella stella sul muro?
"Alle 16 di ieri. Stavo conversando con un vicino di casa sul pavimento da cambiare nei corridoi comuni e all’improvviso ho notato quella scritta sul muro, poco sopra i bidoni dell’immondizia. All’inizio ho pensato a qualche vandalo, ma poi mi sono avvicinata meglio e ho visto chiaramente la stella di David e il numero del mio interno".
Quando era stata lì per l’ultima volta?
"All’una della notte precedente per buttare la spazzatura. Quel posto si trova esattamente dietro uno dei muri della mia abitazione: per arrivarci, devo solo uscire di casa e girare l’angolo".
Quindi era diretto a lei.
"Non ci sono dubbi: chi ha lasciato quel disegno sapeva benissimo che io abito lì e l’ha indicato a tutti".
Cosa ha fatto?
"Ho subito chiamato il 112 per denunciare. In pochi minuti sono arrivati i carabinieri, che hanno fotografato la scritta e mi hanno fatto diverse domande ".
Lei ha deciso di raccontare tutto, ma di non comparire con nome e cognome. Perché?
"Perché quella scritta mi ha spaventato tantissimo: ho paura per me, per mio marito e per le mie figlie. Questa persona sa bene dove vivo con la mia famiglia: non so se sia stato uno scherzo di cattivo gusto o l’opera di una persona disturbata o di un estremista, ma in ogni caso mi ha terrorizzata".
Si è fatta un’idea di chi possa essere stato?
"No, non ne ho la minima idea. Sa, è talmente spaventoso che non riesci a credere che qualcuno che conosci possa essere arrivato a tanto".
In quanti sanno delle sue origini nello stabile?
"Non lo so. Immagino che possano averlo capito dal mio cognome e dalla Mezuzah davanti alla porta, una scatola che racchiude una pergamena con i passi della Torah (il testo sacro ebraico, ndr )".
Cosa ha provato quando ha visto la stella e il numero del suo interno?
"Una sensazione di paura e incredulità. Non è come bussare a una porta e scappare. L’autore ha pensato bene a quello che stava facendo e ha scritto sul muro con un pennarello, rischiando anche di essere scoperto da qualcuno. Per dire a tutti: “Qui abita un’ebrea”".