Roma, 9 novembre 2023 – La Commissione d’inchiesta su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori dà speranze alle famiglie delle due quindicenni scomparse da Roma nel 1983.
"Indagare nella cerchia degli amici”
Ma che cosa devono cercare i parlamentari che si preparano a riprendere in mano le carte di questo grande, doppio mistero?
"Devono ripartire da zero con l’indagine – non ha dubbi Maria Antonietta, la sorella di Mirella -. Devono indagare soprattutto nella cerchia degli amici, tutti quelli che l’hanno frequentata, in particolare le conoscenze delle ultime ore. Loro, i parlamentari, hanno il potere di verificare se quello che è stato fatto è stato fatto bene o se sono state tralasciate delle piste”.
Il fattore vaticano e l’attenzione mediatica
Mirella Gregori non era cittadina vaticana come Emanuela Orlandi. “E sicuramente – riconosce la sorella Maria Antonietta – questo ha influito sulla diversa attenzione mediatica. Ma ricordo che erano sempre due ragazzine di 15 anni. E bisogna capire che fine hanno fatto. Noi siamo a disposizione, lo abbiamo sempre ripetuto. Non so prevedere i tempi della Commissione, non ho idea di quanto servirà perché possa partire. Mi aspetto che si faccia chiarezza sul destino di mia sorella. Mi aspetto di conoscere finalmente la verità”.
La scomparsa
Mirella Gregori sparì il 7 maggio 1983, oltre un mese prima di Emanuela Orlandi, tra i due eventi ci sono esattamente 40 giorni di distanza. Gli ultimi minuti della studentessa sono stati ricostruiti sulla testimonianza della madre. Qualcuno suonò al citofono dell’appartamento in via Nomentana, si qualificò come amico di scuola. Mirella uscì rassicurando la mamma e dicendo che sarebbe tornata poco dopo. Invece svanì nel nulla.
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