Roma, 27 maggio 2023 – Dal lago di Silves, in Algarve (Portogallo), a una cella del carcere di Oldenburg, in Germania. La storia di Maddie-Madeleine McCann, bambina scomparsa il 3 maggio 2007 da Praia da Luz, si muove tra questi due estremi. Legati da un nome che fa paura: Christian Brueckner, 45 anni, pedofilo in carcere per lo stupro di un’anziana. Quel bacino idrico era il suo regno, quando scompare la piccola Madeleine.
Le lettere dal carcere di Christian Brueckner
Ora Brueckner torna a scrivere dal carcere e professa la sua innocenza. Nel bacino idrico che frequentava – così risulta dalle indagini – i poliziotti hanno cercato per 3 giorni le tracce di Maddie.
"Non ho ucciso Maddie”
"Il mondo crede che abbia ucciso Maddie ma non l'ho fatto”, scrive il principale sospettato. Vuole convincere il mondo di essere innocente. Proprio ora che il suo nome è tornato alla ribalta per quelle ricerche che -così trapela – avrebbero raccolto dettagli preziosi.
Che cosa hanno trovato i poliziotti a Silves
Ma che cosa cercavano gli investigatori in quell’area del Portogallo distante appena poche decine di chilometri da Praia da Luz? Naturalmente il corpo della bimba inglese. Perché gli investigatori sono convinti che sia stata uccisa all’epoca della scomparsa. Cercavano il pigiama con Winnie the Pooh o la coperta.
"Non sono io il mostro”
Le indagini fanno di Brueckner il principale sospettato. Ma l’uomo, 45enne, continua a negare e professa la propria innocenza. Le ultime lettere dal carcere sono state pubblicate dal Daily Mail. In fondo, il pedofilo disegna una margherita, cadono i petali con le scritte ‘colpevole’ e ‘non colpevole’. Ma per chi indaga, la risposta c’è già.
Cosa è successo a Maddie?
Ma cosa è successo a Maddie? Secondo chi indaga non ci sono dubbi: la bambina è stata uccisa dopo essere stata rapita. Ma i genitori Kate e Gerry in tutti questi anni non hanno mai smesso di cercarla. E per l’anniversario, prendendo in prestito le parole di una poesia, lo hanno ripetuto: “Ci manchi, aspettiamo una svolta”.