Potenza, 16 settembre 2023 – Il caso Elisa Claps continua ad avere tanti punti oscuri. Anche dopo 30 anni. Per la mamma Filomena, che non ha mai smesso di cercare la verità, sono stati giorni dolorosi e intensi. L’anniversario del 12 settembre, la ‘processione laica’ come l’ha definita Federica Sciarelli di Chi l’ha visto? -, conclusasi davanti alla chiesa della Santissima Trinità, dove il corpo della figlia sedicenne è rimasto sepolto per 17 anni, scoperto nel sottotetto nel marzo 2010. Quel luogo di culto è stato riaperto tra le polemiche ad agosto.
Per l’omicidio è stato condannato in via definitiva Danilo Restivo, che sta scontando la pena in Inghilterra, accusato di un delitto analogo.
La voce della signora Filomena arriva forte al telefono. Forte nonostante l’età, 86 anni, e il dolore di una vita. Confida: “In questi 30 anni non sono mai entrata alla Santissima Trinità”.
Perché?
"Perché me lo sentivo, avevo una brutta sensazione. Non ci passo neanche davanti, a quel tratto di strada. Neppure l’acido muriatico riuscirà a ripulire quel luogo”.
Restivo raccontò di aver incontrato Elisa in chiesa alle 11.30 di quella domenica di settembre.
"Noi abbiamo sempre saputo, fin da subito, fino alle 12.30 di quel giorno, che Elisa era entrata ma non era più uscita da lì. In tutti questi anni è stata una lotta”.
Restano tanti punti oscuri. Si arriverà mai alla verità?
"Non lo so, ho 86 anni, temo che la mia età non me lo permetterà. Ma continuo a fare appello a tutti quelli che sanno, e sono tanti, e non parlano. Anche membri della chiesa che si porteranno questo segreto forse nella tomba. Come è successo a tanti altri”.