Roma, 14 novembre 2023 - “Le avevo portato un girasole ma lei non c’era più. Scomparsa. La tomba al Verano era vuota, il cinerario era un buco pulito, neanche un calcinaccio per terra".
Come poteva immaginare Graziella Viviano, arc
hitetto, romana, mamma di Elena Aubry, che quel giorno - era il 5 maggio 2020 - stava per iniziare un incubo che si sarebbe concluso mesi dopo nella casa di un necrofilo, ladro di ricordi, una collezione macabra di oltre 350 foto di donne morte, sempre giovani e belle. E le ceneri di quella ragazza stupenda, rimasta uccisa due anni prima a 26 anni in moto sull’Ostiense. Come poteva pensare che dopo la battaglia sulla strada indecente che gliel’aveva portata via e la condanna di chi doveva tenerla in ordine adesso doveva ricominciare tutto da capo, per decifrare quell’enigma incredibile come un incubo."4.3.20 presa Elena Aubry", aveva scritto sul diario quell’uomo, rinviato a giudizio con le accuse di violazione di sepolcro, vilipendio, sottrazione, distruzione e occultamento di cadavere. Il processo inizierà a marzo 2025.
Uno sfregio, una vendetta? Che cosa ha pensato, signora Graziella?
"Era il 5 maggio, il giorno prima dell’anniversario, il cimitero era stato riaperto il 4 dopo l’emergenza Covid. Sono andata da Elena per verificare le condizioni della tomba perché tanti volevano portarle fiori. Sono andata con un girasole".
Poi la scoperta terribile.
"Un incubo. All'inizio ho pensato che il cimitero avesse fatto dei lavori. Ho chiesto, mi hanno risposto che non potevano toccare nulla senza il benestare della famiglia".
Nessuno si era accorto di quella profanazione?
"Nessuno. Sicuramente Elena ha alzato un coperchio da un tombino che doveva esplodere, prima o poi”.
Nel 2022 è stato scoperto il furto della tomba di Katy Skerl, strangolata nel 1984 a 17 anni, omicidio senza colpevoli, accostato alla sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.
"Sì, è davvero sconvolgente. Ma quando hanno deciso di rubare le ceneri di mia figlia, diciamo che sono andati a toccare la persona sbagliata. Ho fondato un'associazione, ‘Sotto gli occhi di Elena’. Sono fari verdi aperti, che provano a illuminare situazioni oscure per fare luce”".
La sua ostinazione ha portato a scoprire una realtà impensabile.
"Al Verano sono scomparse tante cose, anche statue di marmo”.
Il furto alle tombe, l’oltraggio peggiore.
"Neanche il più squallido dei ladri ruba le ceneri, ci vogliono personaggi particolari, che hanno devianze".
Dov’è adesso sua figlia?
"È tornata a casa con me. Ho cercato di vedere le cose da un altro punto di vista, alla fine. Ho pensato che Elena aveva trovato il modo per tornare a casa perché non voleva stare lì. Averla con me mi ha dato un senso di tranquillità infinita".
Dalle vostre foto insieme s'intuisce un rapporto speciale.
"I viaggi insieme, quante risate! Solo così ho superato la tragedia, più l’amore per una persona è grande e più la senti vicina. E poi quante coincidenze: mi viene da sorridere”.
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