Roma, 23 aprile 2023 - Nella stanza di Angela Celentano - scomparsa 27 anni fa - c’è un armadio che racconta una vita sospesa e un amore senza fine. È un armadio pieno di regali, uno per ogni compleanno. Un rito per mamma Maria e papà Catello. Che non hanno mai smesso di sperare, di cercare la verità per quella figlia sparita in un buco nero. Oggi ormai è una donna. Mentre a giugno si potrebbero conoscere gli esiti delle indagini ulteriori richieste dal giudice sulla cosiddetta pista turca: c’è ancora qualcosa da capire.
L’armadio dei regali di Angela Celentano
Allora entriamo idealmente in questa stanza dell’attesa, il posto del dolore e della speranza. Racconta Luigi Ferrandino, l’avvocato che assiste la famiglia: “Questa era la camera di Angela. Oggi ci dorme solo la sorella più piccola, Naomi; Rosa si è sposata”.
I regali dei genitori raccontano l’età di Angela, la sua crescita. I primi per una bambina, oggi per una donna. “Il regalo che le farebbero se lei stesse a casa. Per loro Angela è sempre presente, come se stesse lì”, è la didascalia di Ferrandino.
“Angela per noi è viva”
La famiglia non ha mai smesso di sperare: finché non si trova un corpo lei è viva, questo è sempre stato il pensiero. Maria e Catello mostrano una fede incrollabile. E tutte le ipotesi sono possibili, ragiona l’avvocato. Da quella di una bimba di 3 anni rapita per un’adozione illegale o per altri traffici illeciti.
La scomparsa
Era un sabato d’agosto, era il giorno di San Lorenzo del 1996. Angela, che aveva compiuto 3 anni l’11 giugno, sparì durante un picnic sul Monte Faito (Napoli), quel giorno c’era il raduno della comunità evangelica di Vico Equense, i genitori ne fanno parte. Il mistero comincia da poche parole angosciate dette da Catello alla moglie: non vedo Angela. Poi, il buio e l’inizio dell’attesa.