Vico Equense (Napoli), 9 agosto 2023 - Angela Celentano scomparsa 27 anni fa e quei “non ricordo”. Due parole che sbarrano la strada a capire cosa accadde davvero alla piccola, sparita sabato 10 agosto 1996 sul Monte Faito (Napoli). Rapita, uccisa, caduta? Domande senza risposta e una sola certezza: il corpo della bimba non è mai stato trovato.
“Non ricordo”, hanno risposto Renato e Luca, all’epoca 11 e 12 anni, al pm che li ha sentito di nuovo, quando le indagini su quella giornata sono state riaperte, sei anni fa. Ma è stato tutto archiviato.
Oggi, spiega Luigi Ferrandino, l’avvocato che assiste Maria e Catello Celentano, i genitori di Angela, resta in piedi la ‘pista turca’.
Abbiamo chiesto al legale di fare il punto di questo grande mistero italiano.
Avvocato, a che punto siamo con la cosiddetta ‘pista turca’, che vorrebbe Angela viva, adottata da un veterinario?
“Per quelle indagini è stata chiesta una proroga. Sono state rilevate incongruenze nei documenti. Bisogna chiarire se sono errori di scrittura o proprio di investigazione. Ma sarà lunga, da quanto mi risulta sono ancora nella fase di traduzione degli atti”.
Tornando al giorno della scomparsa, sul Monte Faito: allora due bambini hanno raccontato di aver visto Angela per ultimi, le testimonianze si contraddicono. Uno dei due non ha detto la verità. Perché? “Questa domanda oggi non ha una risposta. Ci sono anche intercettazioni, una mamma raccomanda al figlio di farsi i fatti suoi. Queste parole possono essere oggetto di tante interpretazioni. All’epoca non seguivo la famiglia Celentano. Qualche anno fa, su mia insistenza, quelle indagini sono state riaperte. E sono stati sentiti di nuovo quei due testimoni. Ma hanno risposto: non ci ricordiamo nulla”. Secondo lei è possibile riprendere quelle carte e riaprire l’inchiesta? “Servirebbe un elemento nuovo. Di certo, quando è scomparsa Angela Celentano non c’era esperienza su questo tipo di reati”.
Domani sera con la Manisco World, che si occupa di scomparsi in tutto il mondo, farete una diretta Tik Tok su Angela.
"Intanto ricorderemo la sua storia. Poi parleremo delle tecniche che usiamo per cercare le persone scomparse. Age progression, laboratorio per il Dna, tecnici informatici, io coordino le indagini... Usiamo tutti i mezzi di comunicazione, da quelli tradizionali ai nuovi, per diffondere le informazioni quanto più lontano possibile e favorire le ricerche”.